L'ammiraglio Winnington-Ingram raccontò i vari particolari e vide lo stesso Garibaldi indossarne una durante l'attacco a Montevideo nel testo: (EN) H. F. Winnington-Ingram, Hearts of Oak, Londra, Allen, 1889. Si veda anche: Possieri, pp. 103-104 Andrea Possieri, Garibaldi, Il mulino, 2010, ISBN978-88-15-13975-7.
Garibaldi’s defence of the Roman Republic, George Macaulay Trevelyan, Longmans, 1912, preface to the first edition [1]
Ricorda con quanta premura Luigi Carniglia lo assistette per 19 giorni, il proiettile aveva trapassato il collo, vertebre cervicali e faringe solo tempo dopo tornerà a inghiottire - Dumas, p. 59, il proiettile era entrato dall'orecchio sinistro fermandosi a quello destro, venne poi estratto dal medico inviato dal governatore Ramon de L'Arca, si veda anche Scirocco, p. 52. Per via di questa ferita si era avanzata l'ipotesi che il generale fosse privo dell'orecchio sinistro, tagliato in Sudamerica come punizione per abigeato o stupro. L'ipotesi, avanzata con qualche margine di incertezza da Erminio De Biase, L'Inghilterra contro il Regno delle Due Sicilie: vivi e lascia morire, Napoli: Controcorrente, [2002], p. 70 ("Non è ufficialmente provata la mancanza dell'orecchio sinistro (mutilazione che risalirebbe ai tempi della sua permanenza in Sudamerica e che si praticava ai ladri di cavalli e agli stupratori), ma se si osserva con attenzione il ritratto più famoso di lui, quello della collezione Alinari, ciò appare possibile. Si nota subito, infatti, come i capelli scendano piatti sul lato sinistro, mentre nella parte destra rigonfiandosi essi seguono il naturale rilievo dell'orecchio...") è stata ripresa come un dato accertato da Bruno Lima, Due Sicilie 1860: l'invasione: lineamenti di diritto internazionale: principi canonistici sullo stato di necessità contro la violenza ingiusta, Verona, Fede & cultura, 2008, ISBN 978-88-89913-70-3, p. 44: "Ladro di cavalli, dopo che in America latina gli venne reciso per questa ragione il lobo dell'orecchio sinistro, portò per tutta la vita i capelli lunghi per nascondere tale vergogna." Si veda anche Gilberto Oneto, L'Iperitaliano: Eroe o cialtrone? Biografia senza censure di Giuseppe Garibaldi, Rimini: Il Cerchio, [2006] ISBN 88-8474-116-5, p. 31. La notizia era inventata e le foto di Garibaldi in età avanzata mostrano come entrambe le orecchie fossero intatte: cfr. Paolo Rumiz, Le orecchie ritrovate, su repubblica.it, La Repubblica, 31 agosto 2010. URL consultato il 31 agosto 2010 (archiviato il 3 settembre 2010). Alexandre Dumas, traduzione di Mino Milani, Le memorie di Garibaldi (quarta ristampa), Mursia, 2005, ISBN978-88-425-2996-5. Alfonso Scirocco, Garibaldi. Battaglie, amori, ideali di un cittadino del mondo, Editori Laterza, 2009, ISBN978-88-420-8408-2.
L’Italia degli inglesi - La Gran Bretagna filo-italiana nell’età del Risorgimento (1847-64), Elena Bacchin, Copia archiviata (PDF), su sissco.it. URL consultato il 21 febbraio 2017 (archiviato il 22 febbraio 2017).
Il nome trascritto nel 1807 sul certificato di battesimo era registrato in francese come Joseph-Marie Garibaldi ( Estratto dell'atto di nascita, p.14 (PDF), su pnveneto.org (archiviato dall'url originale l'8 aprile 2016).). La contea di Nizza fece parte del Ducato di Savoia, poi Regno di Sardegna, dal medioevo fino al 1797 (in Michele Ruggiero, Storia del Piemonte, Piemonte in Bancarella, Torino 1979), poi nel periodo Napoleonico fu una provincia annessa all'Impero francese e, infine, fu reintegrata nel Regno di Sardegna nel 1814 ( La storia delle province liguri, su francobampi.it (archiviato dall'url originale l'11 febbraio 2010).) sette anni dopo la nascita di Garibaldi, che fu di lingua e cultura italiana come lo era la sua famiglia d'origine.
Geni (archiviato dall'url originale il 13 marzo 2018).
Ricorda con quanta premura Luigi Carniglia lo assistette per 19 giorni, il proiettile aveva trapassato il collo, vertebre cervicali e faringe solo tempo dopo tornerà a inghiottire - Dumas, p. 59, il proiettile era entrato dall'orecchio sinistro fermandosi a quello destro, venne poi estratto dal medico inviato dal governatore Ramon de L'Arca, si veda anche Scirocco, p. 52. Per via di questa ferita si era avanzata l'ipotesi che il generale fosse privo dell'orecchio sinistro, tagliato in Sudamerica come punizione per abigeato o stupro. L'ipotesi, avanzata con qualche margine di incertezza da Erminio De Biase, L'Inghilterra contro il Regno delle Due Sicilie: vivi e lascia morire, Napoli: Controcorrente, [2002], p. 70 ("Non è ufficialmente provata la mancanza dell'orecchio sinistro (mutilazione che risalirebbe ai tempi della sua permanenza in Sudamerica e che si praticava ai ladri di cavalli e agli stupratori), ma se si osserva con attenzione il ritratto più famoso di lui, quello della collezione Alinari, ciò appare possibile. Si nota subito, infatti, come i capelli scendano piatti sul lato sinistro, mentre nella parte destra rigonfiandosi essi seguono il naturale rilievo dell'orecchio...") è stata ripresa come un dato accertato da Bruno Lima, Due Sicilie 1860: l'invasione: lineamenti di diritto internazionale: principi canonistici sullo stato di necessità contro la violenza ingiusta, Verona, Fede & cultura, 2008, ISBN 978-88-89913-70-3, p. 44: "Ladro di cavalli, dopo che in America latina gli venne reciso per questa ragione il lobo dell'orecchio sinistro, portò per tutta la vita i capelli lunghi per nascondere tale vergogna." Si veda anche Gilberto Oneto, L'Iperitaliano: Eroe o cialtrone? Biografia senza censure di Giuseppe Garibaldi, Rimini: Il Cerchio, [2006] ISBN 88-8474-116-5, p. 31. La notizia era inventata e le foto di Garibaldi in età avanzata mostrano come entrambe le orecchie fossero intatte: cfr. Paolo Rumiz, Le orecchie ritrovate, su repubblica.it, La Repubblica, 31 agosto 2010. URL consultato il 31 agosto 2010 (archiviato il 3 settembre 2010). Alexandre Dumas, traduzione di Mino Milani, Le memorie di Garibaldi (quarta ristampa), Mursia, 2005, ISBN978-88-425-2996-5. Alfonso Scirocco, Garibaldi. Battaglie, amori, ideali di un cittadino del mondo, Editori Laterza, 2009, ISBN978-88-420-8408-2.
A ferirlo fu un tenente dei bersaglieri, Luigi Ferrari, un trisavolo dello storico Arrigo Petacco. Archivio Corsera, su archiviostorico.corriere.it. URL consultato il 25 aprile 2010 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2016).
Cinquantamila.it (archiviato dall'url originale il 30 gennaio 2018).
Giuseppe Garibaldi, cit. in Martino Cellai, Fasti militari della Guerra dell'Indipendenza d'Italia dal 1848 al 1862, vol. 4, Tip. e litografia degli Ingegneri, 1867, p. 471 (archiviato dall'url originale il 18 aprile 2015)..
L’Italia degli inglesi - La Gran Bretagna filo-italiana nell’età del Risorgimento (1847-64), Elena Bacchin, Copia archiviata (PDF), su sissco.it. URL consultato il 21 febbraio 2017 (archiviato il 22 febbraio 2017).