Giovanna D. Merola; Amalia Franciosi, Manentibus titulis: studi di epigrafia e papirologia giuridica, p. 41 (nota 10): "Il tratto caratteristico della famiglia dei Pisoni sembra essere la ferocia (nel senso di coraggio indomito) che nel caso del legato di Siria diventa feritas (la natura selvaggia tipica degli animali non domestici). Tacito (Ann. 2.43.2) dice di lui che fosse «di natura violenta e spregiatrice di ogni ossequio». Anche Seneca (de ira 1.18) si sofferma sul suo profilo definendolo «uomo immune da molti vizi, ma cattivo, che preferiva il rigore alla fermezza»".