Fino agli anni venti le partite a eliminazione diretta ancora in parità al termine dei tempi supplementari potevano essere prolungate ad oltranza fino alla marcatura di una rete (che avrebbe assegnato la vittoria alla squadra realizzatrice) o, nel caso il risultato non si fosse sbloccato, fino al sopraggiungere dell'oscurità (che rendeva necessaria la sospensione della partita e la sua ripetizione). Una delle partite più celebri prolungate "ad oltranza" fu lo spareggio per il primo posto nelle semifinali del campionato 1920-1921 tra Torino e Legnano, sospesa dopo 158 minuti di gioco sul risultato di 1-1, con le squadre talmente sfinite da preferire il ritiro dal campionato alla ripetizione della partita. Cfr. Gazzetta del Popolo del 27 giugno 1921 e Museo lillaArchiviato il 29 dicembre 2017 in Internet Archive.. La finale del campionato 1920-1921 tra Pro Vercelli e Bologna fu decisa proprio nel prolungamento supplementare ad oltranza. Cfr. Gazzetta del Popolo del 18 luglio 1921 e Il Campionato italiano di Foot-Ball, La Stampa, 18 luglio 1921, p. 4. In Inghilterra il prolungamento ad oltranza (disputato però subito dopo i 90 minuti regolamentari e con la vittoria assegnata alla prima che segnava un gol o un rouge) fu applicato per la prima volta nella Youdan Cup del 1867, cfr. Sheffield: Youdan's Football Cup, Sporting Life, 20 febbraio 1867, p. 1. Poco tempo dopo il "rouge" (una sorta di "meta") fu abolito dalle regole di Sheffield e il punteggio delle partite cominciò a tener conto dei soli gol. In Italia il prolungamento ad oltranza era in vigore già all'inizio del XX secolo, ad esempio fu applicato nella semifinale del campionato italiano 1909 tra Andrea Doria e Juventus, cfr. La Stampa del 24 maggio 1909. Era ancora applicato nel 1923 (spareggio salvezza tra Derthona e Spezia interrotto per oscurità dopo 207 minuti di gioco, cfr. La Stampa del 2 luglio 1923) e nel 1924 (qualificazioni alla Seconda Divisione 1924-1925, cfr. La Stampa del 29 settembre 1924).
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Fino agli anni venti le partite a eliminazione diretta ancora in parità al termine dei tempi supplementari potevano essere prolungate ad oltranza fino alla marcatura di una rete (che avrebbe assegnato la vittoria alla squadra realizzatrice) o, nel caso il risultato non si fosse sbloccato, fino al sopraggiungere dell'oscurità (che rendeva necessaria la sospensione della partita e la sua ripetizione). Una delle partite più celebri prolungate "ad oltranza" fu lo spareggio per il primo posto nelle semifinali del campionato 1920-1921 tra Torino e Legnano, sospesa dopo 158 minuti di gioco sul risultato di 1-1, con le squadre talmente sfinite da preferire il ritiro dal campionato alla ripetizione della partita. Cfr. Gazzetta del Popolo del 27 giugno 1921 e Museo lillaArchiviato il 29 dicembre 2017 in Internet Archive.. La finale del campionato 1920-1921 tra Pro Vercelli e Bologna fu decisa proprio nel prolungamento supplementare ad oltranza. Cfr. Gazzetta del Popolo del 18 luglio 1921 e Il Campionato italiano di Foot-Ball, La Stampa, 18 luglio 1921, p. 4. In Inghilterra il prolungamento ad oltranza (disputato però subito dopo i 90 minuti regolamentari e con la vittoria assegnata alla prima che segnava un gol o un rouge) fu applicato per la prima volta nella Youdan Cup del 1867, cfr. Sheffield: Youdan's Football Cup, Sporting Life, 20 febbraio 1867, p. 1. Poco tempo dopo il "rouge" (una sorta di "meta") fu abolito dalle regole di Sheffield e il punteggio delle partite cominciò a tener conto dei soli gol. In Italia il prolungamento ad oltranza era in vigore già all'inizio del XX secolo, ad esempio fu applicato nella semifinale del campionato italiano 1909 tra Andrea Doria e Juventus, cfr. La Stampa del 24 maggio 1909. Era ancora applicato nel 1923 (spareggio salvezza tra Derthona e Spezia interrotto per oscurità dopo 207 minuti di gioco, cfr. La Stampa del 2 luglio 1923) e nel 1924 (qualificazioni alla Seconda Divisione 1924-1925, cfr. La Stampa del 29 settembre 1924).
Fino agli anni venti le partite a eliminazione diretta ancora in parità al termine dei tempi supplementari potevano essere prolungate ad oltranza fino alla marcatura di una rete (che avrebbe assegnato la vittoria alla squadra realizzatrice) o, nel caso il risultato non si fosse sbloccato, fino al sopraggiungere dell'oscurità (che rendeva necessaria la sospensione della partita e la sua ripetizione). Una delle partite più celebri prolungate "ad oltranza" fu lo spareggio per il primo posto nelle semifinali del campionato 1920-1921 tra Torino e Legnano, sospesa dopo 158 minuti di gioco sul risultato di 1-1, con le squadre talmente sfinite da preferire il ritiro dal campionato alla ripetizione della partita. Cfr. Gazzetta del Popolo del 27 giugno 1921 e Museo lillaArchiviato il 29 dicembre 2017 in Internet Archive.. La finale del campionato 1920-1921 tra Pro Vercelli e Bologna fu decisa proprio nel prolungamento supplementare ad oltranza. Cfr. Gazzetta del Popolo del 18 luglio 1921 e Il Campionato italiano di Foot-Ball, La Stampa, 18 luglio 1921, p. 4. In Inghilterra il prolungamento ad oltranza (disputato però subito dopo i 90 minuti regolamentari e con la vittoria assegnata alla prima che segnava un gol o un rouge) fu applicato per la prima volta nella Youdan Cup del 1867, cfr. Sheffield: Youdan's Football Cup, Sporting Life, 20 febbraio 1867, p. 1. Poco tempo dopo il "rouge" (una sorta di "meta") fu abolito dalle regole di Sheffield e il punteggio delle partite cominciò a tener conto dei soli gol. In Italia il prolungamento ad oltranza era in vigore già all'inizio del XX secolo, ad esempio fu applicato nella semifinale del campionato italiano 1909 tra Andrea Doria e Juventus, cfr. La Stampa del 24 maggio 1909. Era ancora applicato nel 1923 (spareggio salvezza tra Derthona e Spezia interrotto per oscurità dopo 207 minuti di gioco, cfr. La Stampa del 2 luglio 1923) e nel 1924 (qualificazioni alla Seconda Divisione 1924-1925, cfr. La Stampa del 29 settembre 1924).
Fino agli anni venti le partite a eliminazione diretta ancora in parità al termine dei tempi supplementari potevano essere prolungate ad oltranza fino alla marcatura di una rete (che avrebbe assegnato la vittoria alla squadra realizzatrice) o, nel caso il risultato non si fosse sbloccato, fino al sopraggiungere dell'oscurità (che rendeva necessaria la sospensione della partita e la sua ripetizione). Una delle partite più celebri prolungate "ad oltranza" fu lo spareggio per il primo posto nelle semifinali del campionato 1920-1921 tra Torino e Legnano, sospesa dopo 158 minuti di gioco sul risultato di 1-1, con le squadre talmente sfinite da preferire il ritiro dal campionato alla ripetizione della partita. Cfr. Gazzetta del Popolo del 27 giugno 1921 e Museo lillaArchiviato il 29 dicembre 2017 in Internet Archive.. La finale del campionato 1920-1921 tra Pro Vercelli e Bologna fu decisa proprio nel prolungamento supplementare ad oltranza. Cfr. Gazzetta del Popolo del 18 luglio 1921 e Il Campionato italiano di Foot-Ball, La Stampa, 18 luglio 1921, p. 4. In Inghilterra il prolungamento ad oltranza (disputato però subito dopo i 90 minuti regolamentari e con la vittoria assegnata alla prima che segnava un gol o un rouge) fu applicato per la prima volta nella Youdan Cup del 1867, cfr. Sheffield: Youdan's Football Cup, Sporting Life, 20 febbraio 1867, p. 1. Poco tempo dopo il "rouge" (una sorta di "meta") fu abolito dalle regole di Sheffield e il punteggio delle partite cominciò a tener conto dei soli gol. In Italia il prolungamento ad oltranza era in vigore già all'inizio del XX secolo, ad esempio fu applicato nella semifinale del campionato italiano 1909 tra Andrea Doria e Juventus, cfr. La Stampa del 24 maggio 1909. Era ancora applicato nel 1923 (spareggio salvezza tra Derthona e Spezia interrotto per oscurità dopo 207 minuti di gioco, cfr. La Stampa del 2 luglio 1923) e nel 1924 (qualificazioni alla Seconda Divisione 1924-1925, cfr. La Stampa del 29 settembre 1924).