Dopo il 1169, quando il principe di Vladimir-Suzdal'Andrej Bogoljubskij, durante una delle numerose guerre civili, aveva distrutto la città di Kiev, il metropolita era rimasto a Kiev, mantenendo la sede originaria. Con l'arrivo dei Tataro-mongoli, però, il metropolita Massimo si era spostato anche lui nella regione di Suzdal', che quindi era diventata sede anche del potere ecclesiastico sulla Russia, oltre che di quello politico. I vescovi di Kiev, della Galizia e della Volinia avevano rifiutato questa traslazione della sede metropolitana, e nel 1303 avevano eletto un loro proprio metropolita (contrapposto a Massimo), che si era stabilito a Halyč. Il patriarca di Costantinopoli, Atanasio I, non aveva potuto fare altro che accettare questa situazione e, sebbene controvoglia, aveva sancito la divisione in due metropolie. La metropolia di Kiev-Galizia sarebbe poi stata abolita nel 1347. Per approfondire: (EN) John Meyendorff, Byzantium and the Rise of Russia, Cambridge University Press, 2010, ISBN 978-05-21-13533-7, p. 94 (nota 63).
(EN) The World Almanac and Encyclopedia, Press Publishing Company (The New York World), 1915, digitalizzato dall'Università di Princeton il 22 ottobre 2010, p. 468.