Per oltre due secoli le fonti hanno in genere ignorato il nome completo di questo cantante, riferendosi a lui semplicemente come La Tour, Latour o Delatour. Il nome di "Georges Imbart de La Tour", attribuitogli dal sito L'Almanacco di Gherardo Casaglia, è errato, appartenendo ad altro tenore della fine del XIX secolo. Le generalità complete dell'artista sono ora indicate da Sylvie Bouissou nella voce Latour, Jean-Paul Spesoller de, da lei redatta nel Dictionnaire de l’Opéra de Paris sous l’Ancien Régime (1669-1791), tome III (H–O), pp. 413-414.
Hector Berlioz, À travers chants, Études musicales, adorations, boutades et critiques, Parigi, Michel Lévy Frères, 1862, p. 155 (accessibile gratuitamente on-line in books.google): «All'Opéra pretendevano ancora, non più tardi di trent'anni fa, che la Francia non producesse contralti; ragion per cui i cori francesi possedevano solo soprani ...».
Celletti, La Scuola .... L'articolo integrale del «Mercure de France» è accessibile on-line in books.google.
L'art du chant, dédié à Madame de Pompadour, Parigi, Dessaint & Saillant/Prault/Lambert, 1755 (accessibile gratuitamente on line in books.google - ristampato da Minkoff Reprints, Ginevra, 1972).
Nel 1730, Tribou sarebbe stato immischiato, suo malgrado, nella morte di Adrienne Lecouvreur: secondo il "Journal de Barbier", la duchessa de Bouillon era "pazza" di lui (e non dunque dell'ex amante della Lecouvreur, Maurizio di Sassonia) e non avrebbe tollerato il suo amore per l'attrice, assassinandola quindi col veleno («Le magazine de l'opéra baroque», Les chanteurs à l'époque baroque, ad nomen).
Pitou, … Rococo…, ad nomen, pag. 68; Grove, I, ad nomen, pag. 413; «Le magazine de l'opéra baroque», Les chanteurs à l'époque baroque, ad nomen.