A differenza di quanto affermò lo storico Claudio Silvestri (Silvestri 1969, p. 75), e cioè che «Le uniche indagini furono quelle che l’amm. Andrews fece nella sua qualità di comandante responsabile del Litorale dalmata fuori occupazione italiana. (...) Il rapporto Andrews rimane quindi l’unico testo ufficiale sui fatti di Spalato del luglio 1920 e sul loro svolgimento», sulla vicenda esiste una ricostruzione coeva italiana. Questa venne stilata dal viceammiraglio Arturo Resio, Comandante Superiore delle forze navali italiane in Spalato, e inviata a Millo su carta intestata della Nave "Puglia" a metà agosto del 1920 (il timbro di ricezione è del 17 agosto). Tale relazione è conservata all'Archivio di Stato di Zara ed è stata ampiamente utilizzata da Petaros Jeromela 2014. D'altro canto, le stesse memorie di Menini riportano ampi virgolettati tratti da testimonianze coeve (Menini 1925, pp. 208 ss.). Claudio Silvestri, Documenti americani sui «fatti di Spalato» del luglio 1920 (PDF), in Il movimento di liberazione in Italia, n. 1, Milano, 1969, pp. 62-81. Valentina Petaros Jeromela, 11 luglio 1920: l'incidente di Spalato e le scelte politico-militari, in Quaderni - Centro di Ricerche Storiche Rovigno, XXV, Rovigno, Unione Italiana Fiume - Università Popolare Trieste, 2014, pp. 307-336. Giulio Menini, Passione adriatica. Ricordi di Dalmazia 1918-1920, Bologna, Zanichelli, 1925.
Sulla questione si vedano Monzali 2007a, pp. 106 sgg. e la testimonianza complessiva del comandante della Regia nave Puglia Giulio Menini, in Menini 1925. Luciano Monzali, Antonio Tacconi e la comunità italiana di Spalato, Venezia, Scuola Dalmata dei SS. Giorgio e Trifone, 2007. Giulio Menini, Passione adriatica. Ricordi di Dalmazia 1918-1920, Bologna, Zanichelli, 1925.
Per il racconto della missione dannunziana a Zara si vedano Tacconi 1994, Menini 1925, pp. 177 ss.. Ildebrando Tacconi, La grande esclusa: Spalato cinquanta anni fa, in Per la Dalmazia con amore e con angoscia. Tutti gli scritti editi ed inediti di Ildebrando Tacconi, Udine, Del Bianco, 1994, pp. 912-922. Giulio Menini, Passione adriatica. Ricordi di Dalmazia 1918-1920, Bologna, Zanichelli, 1925.
Nel corso della cerimonia, Antonio Tacconi a nome del Fascio Nazionale lesse il seguente messaggio: «Oggi un anno si compie da quando primamente la Puglia approdò e stette sul porto di Spalato nostra; e il pensiero e il cuore di noi tutti rievoca la trepida attesa, le ansie crudeli, i dubbi tenaci e doloranti, le subite speranze tosto represse, che furono le prove tormentose, lenta morte continua, per le quali passarono in questo anno tristissimo gli animi di Spalato nostra, la sacrificata; unico conforto, o quali, la Puglia la vecchia e bella nave ferma nel porto, sostegno ultimo agli animi vacillanti, pegno tangibile d'Italia, riparo estremo degli usurpatori antichi e nuovi. Chi ridarà ai fratelli d'Italia il fervore dell'attesa delusa? Chi gli spasimi, invano tentati nascondere degli animi sempre più sprofondati nel dubbio? Chi le cupe disperazioni, profonde e mute? Uomini animosi vennero, quasi in sacro pellegrinaggio da ogni parte d'Italia, e ciascuno partendo da questa città d'Italia moritura per l'Italia riportava nell'animo un lembo del suo animo, fiaccola non peritura. Ma voi, marinai della vecchia e bella nave ancorata nel porto, voi ne portate nel cuore il cuore profondo, che non può non deve morire. E palpita con voi, in voi, questo cuore, con palpito eguale: si rivela nella saggezza latina di Giulio Menini, il capitano che comanda la nave; si mostra nella fede, illuminata e contenuta, degli Ufficiali; appare radiosa nel sacrificio degli uomini tutti, che da dodici mesi attendono umili e pazienti, chiusi fra le quattro assi di bordo. Fino a quando l'attesa nostra, fino a quando il sacrificio vostro, o marinai della Puglia, avanguardia d'Italia? Per lunghi anni – oh come lunghi, noi che li abbiamo passati, noi soli lo sappiamo! – attendemmo le navi d'Italia, ed ora che le belle navi sospirate dell'Italia rinata ci vennero dovremmo ritornare nel buio, nella tenebra più fitta di quella che fu? Una fiammella, piccola ma possente, come il punto luminoso che Dante vide nell'Empireo, arde e trema ma non si spegne. Siate benedetti voi, o soldati della Puglia che cooperate con noi a tenerla accesa, e il modesto simbolo che offriamo in questo giorno alla vostra nave, perpetui in essa la memoria dell'opera vostra magnanima e della nostra perenne riconoscenza». Spalato, 12 gennaio 1920 – Il Comitato del Fascio Nazionale. Menini 1925, pp. 194-195. Giulio Menini, Passione adriatica. Ricordi di Dalmazia 1918-1920, Bologna, Zanichelli, 1925.
A differenza di quanto affermò lo storico Claudio Silvestri (Silvestri 1969, p. 75), e cioè che «Le uniche indagini furono quelle che l’amm. Andrews fece nella sua qualità di comandante responsabile del Litorale dalmata fuori occupazione italiana. (...) Il rapporto Andrews rimane quindi l’unico testo ufficiale sui fatti di Spalato del luglio 1920 e sul loro svolgimento», sulla vicenda esiste una ricostruzione coeva italiana. Questa venne stilata dal viceammiraglio Arturo Resio, Comandante Superiore delle forze navali italiane in Spalato, e inviata a Millo su carta intestata della Nave "Puglia" a metà agosto del 1920 (il timbro di ricezione è del 17 agosto). Tale relazione è conservata all'Archivio di Stato di Zara ed è stata ampiamente utilizzata da Petaros Jeromela 2014. D'altro canto, le stesse memorie di Menini riportano ampi virgolettati tratti da testimonianze coeve (Menini 1925, pp. 208 ss.). Claudio Silvestri, Documenti americani sui «fatti di Spalato» del luglio 1920 (PDF), in Il movimento di liberazione in Italia, n. 1, Milano, 1969, pp. 62-81. Valentina Petaros Jeromela, 11 luglio 1920: l'incidente di Spalato e le scelte politico-militari, in Quaderni - Centro di Ricerche Storiche Rovigno, XXV, Rovigno, Unione Italiana Fiume - Università Popolare Trieste, 2014, pp. 307-336. Giulio Menini, Passione adriatica. Ricordi di Dalmazia 1918-1920, Bologna, Zanichelli, 1925.
Menini 1925, p. 207. Secondo un'altra versione, Rossi e gli altri italiani vennero invece feriti anch'essi da alcuni colpi di fucile. Una terza ricostruzione dei fatti invece fa ritenere che Gulli e Rossi vennero entrambi feriti dalle schegge della bomba a mano. Si veda in merito Monzali 2007a, p. 137. Giulio Menini, Passione adriatica. Ricordi di Dalmazia 1918-1920, Bologna, Zanichelli, 1925. Luciano Monzali, Antonio Tacconi e la comunità italiana di Spalato, Venezia, Scuola Dalmata dei SS. Giorgio e Trifone, 2007.
italia-resistenza.it
A differenza di quanto affermò lo storico Claudio Silvestri (Silvestri 1969, p. 75), e cioè che «Le uniche indagini furono quelle che l’amm. Andrews fece nella sua qualità di comandante responsabile del Litorale dalmata fuori occupazione italiana. (...) Il rapporto Andrews rimane quindi l’unico testo ufficiale sui fatti di Spalato del luglio 1920 e sul loro svolgimento», sulla vicenda esiste una ricostruzione coeva italiana. Questa venne stilata dal viceammiraglio Arturo Resio, Comandante Superiore delle forze navali italiane in Spalato, e inviata a Millo su carta intestata della Nave "Puglia" a metà agosto del 1920 (il timbro di ricezione è del 17 agosto). Tale relazione è conservata all'Archivio di Stato di Zara ed è stata ampiamente utilizzata da Petaros Jeromela 2014. D'altro canto, le stesse memorie di Menini riportano ampi virgolettati tratti da testimonianze coeve (Menini 1925, pp. 208 ss.). Claudio Silvestri, Documenti americani sui «fatti di Spalato» del luglio 1920 (PDF), in Il movimento di liberazione in Italia, n. 1, Milano, 1969, pp. 62-81. Valentina Petaros Jeromela, 11 luglio 1920: l'incidente di Spalato e le scelte politico-militari, in Quaderni - Centro di Ricerche Storiche Rovigno, XXV, Rovigno, Unione Italiana Fiume - Università Popolare Trieste, 2014, pp. 307-336. Giulio Menini, Passione adriatica. Ricordi di Dalmazia 1918-1920, Bologna, Zanichelli, 1925.
Lavo Čermelj, Life-and-death struggle of a national minority: (the Jugoslavs in Italy), Tiskarna Ljudske pravice, Lubiana 1945, p. 149. L'intero passo virgolettato è tratto da Silvestri 1969, p. 75. Claudio Silvestri, Documenti americani sui «fatti di Spalato» del luglio 1920 (PDF), in Il movimento di liberazione in Italia, n. 1, Milano, 1969, pp. 62-81.
Karmen Hrvatić cita una torpediniera non meglio specificata il 15 novembre e gli incrociatori Alessandro Poerio e Carlo Mirabello a gennaio del 1919: Hrvatić 2007, pp. 158-159. (HR) Karmen Hrvatić, Ratni brodovi u splitskoj luci od 1918. do 1924., in Kulturna baština, n. 34, Spalato, 2007, pp. 157-172.
Dalbello-Razza 2004, p. 99. Per le reazioni diplomatiche, si veda Gli incidenti di Spalato, in Prassi italiana di diritto internazionale, 1426/3, su prassi.cnr.it. URL consultato il 16 giugno 2009 (archiviato dall'url originale il 4 luglio 2009).. Mladen Čulić Dalbello e Antonello Razza, Per una storia delle comunità italiane della Dalmazia, Trieste, Fondazione Culturale Maria ed Eugenio Dario Rustia Traine, 2004.