Robert C. Reimer, Cultural History Through a National Socialist Lens: Essays on the Cinema of the Third Reich, Camden House, 2002, p. 136, ISBN 978-1-57113-134-8. URL consultato il 16 novembre 2011.
«Sulla stampa nazista, Hippler spiegò: "Nessun ebreo è stato costretto a nessun tipo di azione o posizione durante le riprese, inoltre abbiamo lasciato che gli ebrei filmati fossero soli e abbiamo cercato di girare nei momenti in cui non erano a conoscenza della presenza della telecamera. Di conseguenza, abbiamo ripreso gli spregevoli ebrei del ghetto nel loro ambiente naturale, facendo vedere come vivono e come reagiscono nel loro ambiente. Tutti quelli che vedranno questo film si convinceranno vedendo come non ci sia mai un'espressione forzata o spaventata nei volti degli ebrei che vengono filmati mentre passano, commerciano, pregano o fanno i loro traffici abituali".»