Laura Seghettini (Italian Wikipedia)

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anarca-bolo.ch

anpi.it

antiwarsongs.org

bodoni.pr.it

faciovive.it

  • petizione per riabilitazione Facio
  • «...la vicenda dell'uccisione del capo partigiano russo Nicola Pankov, che si era rifiutato di unirsi con i suoi uomini (erano poco più che un drappello, una decina di persone) ad una formazione garibaldina, e viene quindi fatto fuori. Un altro storico Mimmo Franzinelli molto noto perché ha pubblicato poi vari libri tra cui uno importantissimo sull'Ovra, sempre in un "Quaderno" della Fondazione Micheletti, del 1995, parla di una vicenda (Un dramma partigiano. Il "caso Menici") che questa volta coinvolge i verdi, cioè le formazioni autonome: un colonnello partigiano della Valcamonica, Menici, il quale addirittura fu addirittura consegnato dalle Fiamme Verdi ai tedeschi, e da questi giustiziato, perché considerato un pericolo (perché troppo a sinistra) per l'egemonia cattolica sul movimento partigiano della zona. E di recente Massimo Storchi, che è il direttore dell'Istituto per la storia della Resistenza di Reggio Emilia, ha scritto un libro (Sangue al bosco del Lupo. Partigiani che uccidono partigiani. La storia di "Azor") sull'uccisione di Mario Simonazzi, il partigiano cattolico "Azor", vicecomandante della 76° Brigata Sap, scomparso sulle colline dell'appennino emiliano nel marzo del '45, e ucciso probabilmente (la vicenda è ancora di ambigua interpretazione) da elementi garibaldini in un regolamento di conti appunto nel marzo del 1945»

    Trascrizione della Relazione pronunciata dal Prof. Paolo Pezzino a Sarzana, il 16 marzo 2007, per la presentazione, in prima nazionale, del volume Il piombo e l'argento di Carlo Spartaco Capogreco Archiviato il 18 gennaio 2012 in Internet Archive.

    «Particolarmente numeroso resta, sul Guglielmo e nei dintorni di Marcheno e Brozzo, il gruppo dei soldati Russi – circa 200 uomini – al comando di Nicola Pankov, in stretto collegamento con il gruppo di S. Emiliano sopra Sarezzo. A questi partigiani vanno ad aggiungersi, nel mese di aprile, altri 150 giovani della classe 1924-1925 che rifiutano la Repubblica di Salò.»

    La Resistenza a Sarezzo e in Valtrompia Archiviato il 25 agosto 2010 in Internet Archive.

geocities.com

it.geocities.com

  • Laura Seghettini[collegamento interrotto]

quirinale.it

rete5.it

  • «...la vicenda dell'uccisione del capo partigiano russo Nicola Pankov, che si era rifiutato di unirsi con i suoi uomini (erano poco più che un drappello, una decina di persone) ad una formazione garibaldina, e viene quindi fatto fuori. Un altro storico Mimmo Franzinelli molto noto perché ha pubblicato poi vari libri tra cui uno importantissimo sull'Ovra, sempre in un "Quaderno" della Fondazione Micheletti, del 1995, parla di una vicenda (Un dramma partigiano. Il "caso Menici") che questa volta coinvolge i verdi, cioè le formazioni autonome: un colonnello partigiano della Valcamonica, Menici, il quale addirittura fu addirittura consegnato dalle Fiamme Verdi ai tedeschi, e da questi giustiziato, perché considerato un pericolo (perché troppo a sinistra) per l'egemonia cattolica sul movimento partigiano della zona. E di recente Massimo Storchi, che è il direttore dell'Istituto per la storia della Resistenza di Reggio Emilia, ha scritto un libro (Sangue al bosco del Lupo. Partigiani che uccidono partigiani. La storia di "Azor") sull'uccisione di Mario Simonazzi, il partigiano cattolico "Azor", vicecomandante della 76° Brigata Sap, scomparso sulle colline dell'appennino emiliano nel marzo del '45, e ucciso probabilmente (la vicenda è ancora di ambigua interpretazione) da elementi garibaldini in un regolamento di conti appunto nel marzo del 1945»

    Trascrizione della Relazione pronunciata dal Prof. Paolo Pezzino a Sarzana, il 16 marzo 2007, per la presentazione, in prima nazionale, del volume Il piombo e l'argento di Carlo Spartaco Capogreco Archiviato il 18 gennaio 2012 in Internet Archive.

    «Particolarmente numeroso resta, sul Guglielmo e nei dintorni di Marcheno e Brozzo, il gruppo dei soldati Russi – circa 200 uomini – al comando di Nicola Pankov, in stretto collegamento con il gruppo di S. Emiliano sopra Sarezzo. A questi partigiani vanno ad aggiungersi, nel mese di aprile, altri 150 giovani della classe 1924-1925 che rifiutano la Repubblica di Salò.»

    La Resistenza a Sarezzo e in Valtrompia Archiviato il 25 agosto 2010 in Internet Archive.

web.archive.org

  • biografia da ANPI Archiviato l'8 agosto 2007 in Internet Archive. Fermo Ognibene Medaglia d'oro al valor militare della Resistenza comandante , prima di Dante Castellucci, del battaglione o Brigata Guido Picelli
  • da articolo Corriere della Sera, su faciovive.it. URL consultato il 15 febbraio 2009 (archiviato dall'url originale il 18 gennaio 2012).
  • «...la vicenda dell'uccisione del capo partigiano russo Nicola Pankov, che si era rifiutato di unirsi con i suoi uomini (erano poco più che un drappello, una decina di persone) ad una formazione garibaldina, e viene quindi fatto fuori. Un altro storico Mimmo Franzinelli molto noto perché ha pubblicato poi vari libri tra cui uno importantissimo sull'Ovra, sempre in un "Quaderno" della Fondazione Micheletti, del 1995, parla di una vicenda (Un dramma partigiano. Il "caso Menici") che questa volta coinvolge i verdi, cioè le formazioni autonome: un colonnello partigiano della Valcamonica, Menici, il quale addirittura fu addirittura consegnato dalle Fiamme Verdi ai tedeschi, e da questi giustiziato, perché considerato un pericolo (perché troppo a sinistra) per l'egemonia cattolica sul movimento partigiano della zona. E di recente Massimo Storchi, che è il direttore dell'Istituto per la storia della Resistenza di Reggio Emilia, ha scritto un libro (Sangue al bosco del Lupo. Partigiani che uccidono partigiani. La storia di "Azor") sull'uccisione di Mario Simonazzi, il partigiano cattolico "Azor", vicecomandante della 76° Brigata Sap, scomparso sulle colline dell'appennino emiliano nel marzo del '45, e ucciso probabilmente (la vicenda è ancora di ambigua interpretazione) da elementi garibaldini in un regolamento di conti appunto nel marzo del 1945»

    Trascrizione della Relazione pronunciata dal Prof. Paolo Pezzino a Sarzana, il 16 marzo 2007, per la presentazione, in prima nazionale, del volume Il piombo e l'argento di Carlo Spartaco Capogreco Archiviato il 18 gennaio 2012 in Internet Archive.

    «Particolarmente numeroso resta, sul Guglielmo e nei dintorni di Marcheno e Brozzo, il gruppo dei soldati Russi – circa 200 uomini – al comando di Nicola Pankov, in stretto collegamento con il gruppo di S. Emiliano sopra Sarezzo. A questi partigiani vanno ad aggiungersi, nel mese di aprile, altri 150 giovani della classe 1924-1925 che rifiutano la Repubblica di Salò.»

    La Resistenza a Sarezzo e in Valtrompia Archiviato il 25 agosto 2010 in Internet Archive.