Ritratti di un tempo, su secondotempo.cattolicanews.it.
«Gli fu assegnata una quarta elementare formata da 46 alunni tutti maschi. Entrato in classe fece l’appello, registrò i nomi e salutò gli allievi, invitati a presentarsi i a uno a uno alla cattedra porgendo loro la mano: una innovazione per i tempi così come la proposta di scegliersi il posto e il compagno di banco. Nel prosieguo dei giorni si stabilì la pratica, dopo la preghiera di gridare all’unisono la parola “PISTA” che come sigla accordata tra scolari e maestro stava per “Preparo Il Sentiero Tenacemente Avanzando”. Introdusse anche un’altra grande novità: l’adozione del quaderno delle confidenze sul quale i ragazzi riportavano liberamente i loro pensieri e i loro giudizi. Una forma per educarli all’espressione della libertà di opinione. Cfr. Lino Monchieri e il bisogno di raccontare nel programma “Ritratti di un tempo” di Livia Cadei su»