Lo stivale a cui si allude nel titolo è quello di Garibaldi ferito ad una gamba nella battaglia dell'Aspromonte. Raccolto il 29 agosto 1862, dal volontario garibaldino Rocco Ricci Gramitto da Girgenti e poi conservato in un tascapane da Salvatore Indelicato (Pispiseddu, il giovane trombettiere di Nino Bixio), divenne una specie di reliquia e oggi si trova custodito presso il Museo del Risorgimento di Roma. (In Marco Pizzo, Lo stivale di Garibaldi. Il Risorgimento in fotografia, editore Mondadori Electa, Milano, 2011; scuola.repubblica.it[collegamento interrotto]; Stefano Pirandello in Google eBook)
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Lo stivale a cui si allude nel titolo è quello di Garibaldi ferito ad una gamba nella battaglia dell'Aspromonte. Raccolto il 29 agosto 1862, dal volontario garibaldino Rocco Ricci Gramitto da Girgenti e poi conservato in un tascapane da Salvatore Indelicato (Pispiseddu, il giovane trombettiere di Nino Bixio), divenne una specie di reliquia e oggi si trova custodito presso il Museo del Risorgimento di Roma. (In Marco Pizzo, Lo stivale di Garibaldi. Il Risorgimento in fotografia, editore Mondadori Electa, Milano, 2011; scuola.repubblica.it[collegamento interrotto]; Stefano Pirandello in Google eBook)