Piero Ambrosio, La provincia di Vercelli durante la Rsi. Cenni storiciArchiviato il 13 aprile 2008 in Internet Archive., dal sito dell'Istituto per la Storia della Resistenza e della società contemporanea nelle province di Biella e Vercelli: "Il 2 dicembre un reparto di camicie nere inviato a Varallo, per presidiare una zona che stava diventando "nevralgica", era stato attaccato poco dopo il suo arrivo ed i fascisti avevano avuto in quell'occasione il loro primo soldato caduto in provincia, il caposquadra della Milizia Leandro Guida".
Piero Ambrosio, L'insurrezione in provincia di Vercelli. Brevi cenniArchiviato il 16 settembre 2021 in Internet Archive., dal sito dell'Istituto per la Storia della Resistenza e della società contemporanea nelle province di Biella e Vercelli: "Sora propose alla Prefettura un piano d'intervento contro lo sciopero così concepito: chiusura a tempo indeterminato degli stabilimenti, versamento da parte degli industriali delle paghe, per il periodo di chiusura, alla Prefettura, istituzione immediata del coprifuoco per tutta la popolazione dalle 16 alle 8 del mattino, obbligo ai direttori delle aziende di comunicare la situazione al comando del "Pontida".
Piero Ambrosio, L'insurrezione in provincia di Vercelli. Brevi cenniArchiviato il 16 settembre 2021 in Internet Archive., dal sito dell'Istituto per la Storia della Resistenza e della società contemporanea nelle province di Biella e Vercelli: "ordinò tuttavia che se vi fosse stato uno sciopero armato avrebbe dovuto fare immediatamente fuoco".
Piero Ambrosio, L'insurrezione in provincia di Vercelli. Brevi cenniArchiviato il 16 settembre 2021 in Internet Archive., op. cit.: "Morsero, alla richiesta di istruzioni del segretario del fascio di Biella, Giraudi, raccomandò di prendere misure solo nei centri presidiati dalla Gnr. Successivamente, in seguito a disposizioni dell'alto commissario fascista per il Piemonte, Giuseppe Solaro, ordinò di fare resistenza passiva finché la popolazione si fosse mantenuta calma [...]".
Piero Ambrosio, La provincia di Vercelli durante la Rsi. Cenni storiciArchiviato il 13 aprile 2008 in Internet Archive., dal sito dell'Istituto per la Storia della Resistenza e della società contemporanea nelle province di Biella e Vercelli: "Il 2 dicembre un reparto di camicie nere inviato a Varallo, per presidiare una zona che stava diventando "nevralgica", era stato attaccato poco dopo il suo arrivo ed i fascisti avevano avuto in quell'occasione il loro primo soldato caduto in provincia, il caposquadra della Milizia Leandro Guida".
Piero Ambrosio, L'insurrezione in provincia di Vercelli. Brevi cenniArchiviato il 16 settembre 2021 in Internet Archive., dal sito dell'Istituto per la Storia della Resistenza e della società contemporanea nelle province di Biella e Vercelli: "Sora propose alla Prefettura un piano d'intervento contro lo sciopero così concepito: chiusura a tempo indeterminato degli stabilimenti, versamento da parte degli industriali delle paghe, per il periodo di chiusura, alla Prefettura, istituzione immediata del coprifuoco per tutta la popolazione dalle 16 alle 8 del mattino, obbligo ai direttori delle aziende di comunicare la situazione al comando del "Pontida".
Piero Ambrosio, L'insurrezione in provincia di Vercelli. Brevi cenniArchiviato il 16 settembre 2021 in Internet Archive., dal sito dell'Istituto per la Storia della Resistenza e della società contemporanea nelle province di Biella e Vercelli: "ordinò tuttavia che se vi fosse stato uno sciopero armato avrebbe dovuto fare immediatamente fuoco".
Piero Ambrosio, L'insurrezione in provincia di Vercelli. Brevi cenniArchiviato il 16 settembre 2021 in Internet Archive., op. cit.: "Morsero, alla richiesta di istruzioni del segretario del fascio di Biella, Giraudi, raccomandò di prendere misure solo nei centri presidiati dalla Gnr. Successivamente, in seguito a disposizioni dell'alto commissario fascista per il Piemonte, Giuseppe Solaro, ordinò di fare resistenza passiva finché la popolazione si fosse mantenuta calma [...]".