Monaca di Monza (Italian Wikipedia)

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  • Lo scandalo che nella persona di suor Virginia de Leyva vide coinvolta una delle più potenti famiglie spagnole dell'epoca ebbe un riflesso immediato a livello europeo, seppur volutamente oscurato per ovvi motivi, nella pubblicistica dell'epoca che per forza di cose era religiosa con fini moraleggianti e edificanti. Nel libro Scola della Patienza pubblicato dal gesuita Geremia Dressellio (1581-1638) in Roma nel 1643 per i tipi di Hermanno Scheus, ma che per sua stessa ammissione stava ancora scrivendo nel 1630, appena otto anni dopo la liberazione di suor Virginia de Leyva, viene narrato l'episodio di tale Pecchio Cisalpino che adombra l'ultima parte della vicenda di suor Virginia de Leyva, cioè la sua liberazione, il pentimento e la redenzione dopo l'espiazione. L'episodio di Pecchio Cisalpino era stato narrato da Simon Maiol in Dies caniculari e citato anche dal gesuita Jacob Balde (1604-1668) nel Solatium Podagricorum Monachii (1661), che però mette l'accento sulla vicenda di Antonio de Leyva sofferente di podagra. Vedi: Capitolo XLIX, pagine 99-100-101

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  • Lo scandalo che nella persona di suor Virginia de Leyva vide coinvolta una delle più potenti famiglie spagnole dell'epoca ebbe un riflesso immediato a livello europeo, seppur volutamente oscurato per ovvi motivi, nella pubblicistica dell'epoca che per forza di cose era religiosa con fini moraleggianti e edificanti. Nel libro Scola della Patienza pubblicato dal gesuita Geremia Dressellio (1581-1638) in Roma nel 1643 per i tipi di Hermanno Scheus, ma che per sua stessa ammissione stava ancora scrivendo nel 1630, appena otto anni dopo la liberazione di suor Virginia de Leyva, viene narrato l'episodio di tale Pecchio Cisalpino che adombra l'ultima parte della vicenda di suor Virginia de Leyva, cioè la sua liberazione, il pentimento e la redenzione dopo l'espiazione. L'episodio di Pecchio Cisalpino era stato narrato da Simon Maiol in Dies caniculari e citato anche dal gesuita Jacob Balde (1604-1668) nel Solatium Podagricorum Monachii (1661), che però mette l'accento sulla vicenda di Antonio de Leyva sofferente di podagra. Vedi: Capitolo XLIX, pagine 99-100-101