[1] "sostiene il procuratore antimafia: «Mi auguro però che Giacomo Lauro possa continuare a collaborare con noi, perché è fondamentale per moltissime inchieste ancora in corso» "
http://labussola.altervista.org/page.php?93Archiviato il 5 marzo 2016 in Internet Archive.; "Giovanni Marini, un anarchico di Salerno, dopo l'incidente di Ferentino inizia delle indagini e scopre che l'uomo alla guida dell'autocarro che ha provocato la morte dei ragazzi è un dipendente di Junio Valerio Borghese".
Osservatorio DemocraticoArchiviato il 22 marzo 2015 in Internet Archive.: "Giacomo Lauro indicò negli ambienti di Avanguardia Nazionale e del “Comitato d'azione per Reggio capoluogo” gli ispiratori della strage. Accusò Renato Marino, Carmine Dominici, Vito Silverini, Vincenzo Caracciolo e Giovanni Moro, di essere stati “il braccio armato che metteva le bombe e faceva azioni di guerriglia” per conto del “Comitato”, diretto da Ciccio Franco,”".
Osservatorio DemocraticoArchiviato il 22 marzo 2015 in Internet Archive."Tra i finanziatori indicò il “commendatore Mauro”, “quello del caffè”, e l'imprenditore “Amedeo Matacena”, “quello dei traghetti”. “Davano i soldi” – testimoniò – “per le azioni criminali, per la ricerca delle armi e dell'esplosivo”".
Osservatorio DemocraticoArchiviato il 22 marzo 2015 in Internet Archive.: "Nel luglio 1995, per concorso nella strage di Gioia Tauro, furono indagati dalla procura distrettuale di Reggio Calabria, l'armatore Amedeo Matacena, Angelo Calafiore, ex-consigliere provinciale di Reggio Calabria per il Msi- Destra nazionale, l'On. Fortunato Aloi e il senatore Renato Meduri, entrambi di Alleanza nazionale".
http://labussola.altervista.org/page.php?93Archiviato il 5 marzo 2016 in Internet Archive.; "Giovanni Marini, un anarchico di Salerno, dopo l'incidente di Ferentino inizia delle indagini e scopre che l'uomo alla guida dell'autocarro che ha provocato la morte dei ragazzi è un dipendente di Junio Valerio Borghese".
Osservatorio DemocraticoArchiviato il 22 marzo 2015 in Internet Archive.: "Giacomo Lauro indicò negli ambienti di Avanguardia Nazionale e del “Comitato d'azione per Reggio capoluogo” gli ispiratori della strage. Accusò Renato Marino, Carmine Dominici, Vito Silverini, Vincenzo Caracciolo e Giovanni Moro, di essere stati “il braccio armato che metteva le bombe e faceva azioni di guerriglia” per conto del “Comitato”, diretto da Ciccio Franco,”".
Osservatorio DemocraticoArchiviato il 22 marzo 2015 in Internet Archive."Tra i finanziatori indicò il “commendatore Mauro”, “quello del caffè”, e l'imprenditore “Amedeo Matacena”, “quello dei traghetti”. “Davano i soldi” – testimoniò – “per le azioni criminali, per la ricerca delle armi e dell'esplosivo”".
http://altravocedelsannio.webnode.it/news/ndrangheta-politica-massoneria-malaffare-le-inchieste-insabbiate-di-cordova-e-de-magistris/Archiviato il 4 marzo 2016 in Internet Archive. "prova di questo ci sono le dichiarazioni del pentito Giuseppe Albanese che nel 1974 riferì di una riunione avvenuta in una villa di proprietà della famiglia Borghese lungo la Costa degli dei. A questo incontro parteciparono i boss della 'ndrangheta locale; membri dei servizi deviati; Stefano Delle Chiaie, fondatore di avanguardia nazionale; Lino Salvini, gran maestro del Grande Oriente d'Italia, accompagnato dai massoni marchesi Felice e Carmelo Genovese Zerbi, dai generali Gianadelio Maletti e Vito Miceli, dall'ammiraglio Gino Birindelli e da Edgardo Sogno"
Osservatorio DemocraticoArchiviato il 22 marzo 2015 in Internet Archive.: "Nel luglio 1995, per concorso nella strage di Gioia Tauro, furono indagati dalla procura distrettuale di Reggio Calabria, l'armatore Amedeo Matacena, Angelo Calafiore, ex-consigliere provinciale di Reggio Calabria per il Msi- Destra nazionale, l'On. Fortunato Aloi e il senatore Renato Meduri, entrambi di Alleanza nazionale".
http://altravocedelsannio.webnode.it/news/ndrangheta-politica-massoneria-malaffare-le-inchieste-insabbiate-di-cordova-e-de-magistris/Archiviato il 4 marzo 2016 in Internet Archive. "prova di questo ci sono le dichiarazioni del pentito Giuseppe Albanese che nel 1974 riferì di una riunione avvenuta in una villa di proprietà della famiglia Borghese lungo la Costa degli dei. A questo incontro parteciparono i boss della 'ndrangheta locale; membri dei servizi deviati; Stefano Delle Chiaie, fondatore di avanguardia nazionale; Lino Salvini, gran maestro del Grande Oriente d'Italia, accompagnato dai massoni marchesi Felice e Carmelo Genovese Zerbi, dai generali Gianadelio Maletti e Vito Miceli, dall'ammiraglio Gino Birindelli e da Edgardo Sogno"