Il termine francese, formatosi non più tardi del 1753, indicava inizialmente il processo di formazione di parole nuove (già definito néologie), ma passò ben presto a indicare le stesse parole nuove. È nel Dizionario francese-italiano di Francesco D'Alberti di Villanuova, pubblicato a Marsiglia nel 1772, che si ha la prima attestazione del calco in italiano, ma solo a indicare (insieme a neologia) il processo (viene anche attestato l'aggettivo neologico). Entrambe le accezioni vengono riconosciute da Melchiorre Cesarotti nel suo Saggio sopra la lingua italiana (1785) e poi definite con maggiore precisione da Niccolò Tommaseo nel suo Dizionario della lingua italiana, dove neologia è "abito e modo dell'usar nuove voci non usitate nel comune linguaggio. Così distinguerebbesi la Neologia dal Neologismo, la voce stessa o il modo nuovo, considerato da sé ne' singoli casi". Cfr. Neologismi su treccani.it.
Neologismi su treccani.it, La grammatica italiana (2012).
Neologismi su treccani.it, Enciclopedia dell'Italiano (2011).