Nikola Tesla (Italian Wikipedia)

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  • I primi progetti di radio erano affetti da molto rumore di fondo dovuto alla difficoltà di sintonizzare correttamente il segnale trasmesso. Il 26 febbraio 1900 Marconi richiese nel Regno Unito il brevetto 7777 che riguardava un circuito diviso in quattro parti basato su trasmettitori e ricevitori indipendenti. Uno schema simile del circuito (4 circuiti sintonizzati indipendenti) era stato già brevettato da Tesla nel 1897 645,576 per trasmissioni di energia e nel 1898 (US 613,809) costruì un battello radiocomandato che poteva essere pilotato su brevi distanze tramite più canali radio ([5] Archiviato il 18 gennaio 2014 in Internet Archive. US 725,605. Il modello era dotato di coesori rotanti, lampade che potevano essere accesa dal radiocomando: quindi il sistema avrebbe permesso una comunicazione Morse. Nel brevetto si parlano di elevate distanze ma la dimostrazione pubblica venne effettuata in un edificio e quindi a distanze modeste. Il sistema era lo stesso che aveva utilizzato a West Point dove aveva raggiunto la distanza di circa 30 km ([6] 27 giugno) naturalmente migliorato. Il brevetto marconiano non risolveva in modo definitivo il problema della trasmissione affetta da rumore ma rendeva il dispositivo commercializzabile. Infatti le sue prime trasmissioni radio con circuiti a spinterometro ad onde smorzate erano affette da interferenze atmosferiche come afferma lo stesso Marconi nel suo discorso del Nobel [7] egli afferma che i suoi strumenti erano imperfetti. La prima trasmissione atlantica secondo alcuni fu solo una ricezione di interferenze atmosferiche [8] Archiviato il 28 dicembre 2012 in Internet Archive. visto che il circuito di Marconi (progettato da Fleming: fig 2) poteva trasmettere solo dei punti e non delle linee del codice Morse (per questo trasmise solo la lettera "s": tre punti), inoltre utilizzò dei circuiti non sintonizzati visto che usò un aquilone come antenna ed una cuffia per ascoltare il segnale.

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  • Nell'articolo scritto nel 1893 e pubblicato nel 1895 [1] si può vedere chiaramente esempi di circuiti sintonizzati risonanti (fig. 9) riceventi onde radio e a pag. 929 Tesla scrive chiaramente di trasmissione di "intelligible signals", oltre che di potenza, ottenibili con i suoi metodi (4 circuiti risonanti alla stessa frequenza). In un articolo [2] (fig 38) mostra chiaramente un circuito ricevente di onde radio che utilizzò prima del 1895. In un altro articolo del 1893 [3] (fig. 185) Tesla scrive chiaramente di "trasmissione di intelligenza" attraverso onde radio, e anche di potenza, attraverso 4 circuiti sintonizzati

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  • I primi progetti di radio erano affetti da molto rumore di fondo dovuto alla difficoltà di sintonizzare correttamente il segnale trasmesso. Il 26 febbraio 1900 Marconi richiese nel Regno Unito il brevetto 7777 che riguardava un circuito diviso in quattro parti basato su trasmettitori e ricevitori indipendenti. Uno schema simile del circuito (4 circuiti sintonizzati indipendenti) era stato già brevettato da Tesla nel 1897 645,576 per trasmissioni di energia e nel 1898 (US 613,809) costruì un battello radiocomandato che poteva essere pilotato su brevi distanze tramite più canali radio ([5] Archiviato il 18 gennaio 2014 in Internet Archive. US 725,605. Il modello era dotato di coesori rotanti, lampade che potevano essere accesa dal radiocomando: quindi il sistema avrebbe permesso una comunicazione Morse. Nel brevetto si parlano di elevate distanze ma la dimostrazione pubblica venne effettuata in un edificio e quindi a distanze modeste. Il sistema era lo stesso che aveva utilizzato a West Point dove aveva raggiunto la distanza di circa 30 km ([6] 27 giugno) naturalmente migliorato. Il brevetto marconiano non risolveva in modo definitivo il problema della trasmissione affetta da rumore ma rendeva il dispositivo commercializzabile. Infatti le sue prime trasmissioni radio con circuiti a spinterometro ad onde smorzate erano affette da interferenze atmosferiche come afferma lo stesso Marconi nel suo discorso del Nobel [7] egli afferma che i suoi strumenti erano imperfetti. La prima trasmissione atlantica secondo alcuni fu solo una ricezione di interferenze atmosferiche [8] Archiviato il 28 dicembre 2012 in Internet Archive. visto che il circuito di Marconi (progettato da Fleming: fig 2) poteva trasmettere solo dei punti e non delle linee del codice Morse (per questo trasmise solo la lettera "s": tre punti), inoltre utilizzò dei circuiti non sintonizzati visto che usò un aquilone come antenna ed una cuffia per ascoltare il segnale.

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  • I primi progetti di radio erano affetti da molto rumore di fondo dovuto alla difficoltà di sintonizzare correttamente il segnale trasmesso. Il 26 febbraio 1900 Marconi richiese nel Regno Unito il brevetto 7777 che riguardava un circuito diviso in quattro parti basato su trasmettitori e ricevitori indipendenti. Uno schema simile del circuito (4 circuiti sintonizzati indipendenti) era stato già brevettato da Tesla nel 1897 645,576 per trasmissioni di energia e nel 1898 (US 613,809) costruì un battello radiocomandato che poteva essere pilotato su brevi distanze tramite più canali radio ([5] Archiviato il 18 gennaio 2014 in Internet Archive. US 725,605. Il modello era dotato di coesori rotanti, lampade che potevano essere accesa dal radiocomando: quindi il sistema avrebbe permesso una comunicazione Morse. Nel brevetto si parlano di elevate distanze ma la dimostrazione pubblica venne effettuata in un edificio e quindi a distanze modeste. Il sistema era lo stesso che aveva utilizzato a West Point dove aveva raggiunto la distanza di circa 30 km ([6] 27 giugno) naturalmente migliorato. Il brevetto marconiano non risolveva in modo definitivo il problema della trasmissione affetta da rumore ma rendeva il dispositivo commercializzabile. Infatti le sue prime trasmissioni radio con circuiti a spinterometro ad onde smorzate erano affette da interferenze atmosferiche come afferma lo stesso Marconi nel suo discorso del Nobel [7] egli afferma che i suoi strumenti erano imperfetti. La prima trasmissione atlantica secondo alcuni fu solo una ricezione di interferenze atmosferiche [8] Archiviato il 28 dicembre 2012 in Internet Archive. visto che il circuito di Marconi (progettato da Fleming: fig 2) poteva trasmettere solo dei punti e non delle linee del codice Morse (per questo trasmise solo la lettera "s": tre punti), inoltre utilizzò dei circuiti non sintonizzati visto che usò un aquilone come antenna ed una cuffia per ascoltare il segnale.

pat2pdf.org

  • I primi progetti di radio erano affetti da molto rumore di fondo dovuto alla difficoltà di sintonizzare correttamente il segnale trasmesso. Il 26 febbraio 1900 Marconi richiese nel Regno Unito il brevetto 7777 che riguardava un circuito diviso in quattro parti basato su trasmettitori e ricevitori indipendenti. Uno schema simile del circuito (4 circuiti sintonizzati indipendenti) era stato già brevettato da Tesla nel 1897 645,576 per trasmissioni di energia e nel 1898 (US 613,809) costruì un battello radiocomandato che poteva essere pilotato su brevi distanze tramite più canali radio ([5] Archiviato il 18 gennaio 2014 in Internet Archive. US 725,605. Il modello era dotato di coesori rotanti, lampade che potevano essere accesa dal radiocomando: quindi il sistema avrebbe permesso una comunicazione Morse. Nel brevetto si parlano di elevate distanze ma la dimostrazione pubblica venne effettuata in un edificio e quindi a distanze modeste. Il sistema era lo stesso che aveva utilizzato a West Point dove aveva raggiunto la distanza di circa 30 km ([6] 27 giugno) naturalmente migliorato. Il brevetto marconiano non risolveva in modo definitivo il problema della trasmissione affetta da rumore ma rendeva il dispositivo commercializzabile. Infatti le sue prime trasmissioni radio con circuiti a spinterometro ad onde smorzate erano affette da interferenze atmosferiche come afferma lo stesso Marconi nel suo discorso del Nobel [7] egli afferma che i suoi strumenti erano imperfetti. La prima trasmissione atlantica secondo alcuni fu solo una ricezione di interferenze atmosferiche [8] Archiviato il 28 dicembre 2012 in Internet Archive. visto che il circuito di Marconi (progettato da Fleming: fig 2) poteva trasmettere solo dei punti e non delle linee del codice Morse (per questo trasmise solo la lettera "s": tre punti), inoltre utilizzò dei circuiti non sintonizzati visto che usò un aquilone come antenna ed una cuffia per ascoltare il segnale.

pbs.org

  • (EN) Nikola Tesla, The True Wireless, in Electrical Experimenter, maggio 1919. URL consultato il 19 maggio 2014.
  • (EN) George Sylvester Viereck e Nikola Tesla, A Machine to End War - A Famous Inventor, Picturing Life 100 Years from Now, Reveals an Astounding Scientific Venture Which He Believes Will Change the Course of History, in Liberty, febbraio 1937.
  • Capitolo 34 mai pubblicato di Prodigal Genius: (EN) John J. O'Neill, Tesla Tries To Prevent World War II, su Tesla, PBS. URL consultato il 19 maggio 2014.
  • Nell'articolo scritto nel 1893 e pubblicato nel 1895 [1] si può vedere chiaramente esempi di circuiti sintonizzati risonanti (fig. 9) riceventi onde radio e a pag. 929 Tesla scrive chiaramente di trasmissione di "intelligible signals", oltre che di potenza, ottenibili con i suoi metodi (4 circuiti risonanti alla stessa frequenza). In un articolo [2] (fig 38) mostra chiaramente un circuito ricevente di onde radio che utilizzò prima del 1895. In un altro articolo del 1893 [3] (fig. 185) Tesla scrive chiaramente di "trasmissione di intelligenza" attraverso onde radio, e anche di potenza, attraverso 4 circuiti sintonizzati
  • I suoi sistemi (brevettati) [4] (ultime righe) si basavano sulla trasmissione contemporanea di onde elettromagnetiche spaziali che di terra (onde Zenneck, effetto Sommerfeld), al contrario di Marconi che credeva di non trasmettere onde hertziane (come egli afferma nel suo discorso del Nobel)

quotidianopiemontese.it

rastko.rs

rense.com

tesla-museum.org

teslasociety.com

teslatheband.com

teslauniverse.com

tfcbooks.com

time.com

content.time.com

tugraz.at

presse.tugraz.at

  • (EN) Josef W. Wohinz, Nikola Tesla und Graz, su presse.tugraz.at, Technischen Universität Graz, 16 maggio 2006. URL consultato il 29 gennaio 2006.

uncletaz.com

uspto.gov

patft.uspto.gov

web.archive.org

  • Tesla Nikola, My Inventions, 1919. URL consultato il 7 dicembre 2006 (archiviato dall'url originale il 2 febbraio 2016). Opera suddivisa in cinque parti pubblicate tra febbraio e giugno 1919, con una sesta parte dell'ottobre 1919, disponibile su vari siti e ristampata con note introduttive di Ben Johnson come (EN) Tesla Nikola, My Inventions: The Autobiography of Nikola Tesla, New York, Barnes and Noble, 1982, ISBN 978-0-910077-00-2.
  • (EN) Marconi Wireless T. Co. Of America v. U.S., 320 U.S. 1 (1943), Corte suprema degli Stati Uniti d'America (archiviato dall'url originale il 30 ottobre 2006).
  • (EN) Katherine Krumme, Mark Twain and Nikola Tesla: Thunder and Lightning (PDF), Department of Nuclear Engineering, University of California, Berkeley, 4 dicembre 2000 (archiviato dall'url originale il 31 luglio 2004).
  • (EN) André Waser, Nikola Tesla's Radiations and the Cosmic Rays (PDF), 2000. URL consultato il 19 maggio 2014 (archiviato dall'url originale il 20 maggio 2014).
  • (EN) Nikola Tesla, My Inventions, Electrical Experimenter magazine, febbraio, giugno, ottobre 1919 (archiviato dall'url originale il 7 giugno 2004).
  • (EN) Nikola Tesla, No. 787,412 Art of transmitting electrical energy through the natural mediums (PDF), 18 aprile 1905, p. 3, righe 40-50. URL consultato il 19 maggio 2014 (archiviato dall'url originale il 21 maggio 2014).
  • (EN) Nikola Tesla, Prepared Statement (DOC), 10 luglio 1937. URL consultato il 19 maggio 2014 (archiviato dall'url originale il 24 luglio 2011).
  • (EN) Tesla, 79, Promises to Transmit Force, in The New York Times, 11 luglio 1935, p. 23, c.8. URL consultato il 19 maggio 2014 (archiviato dall'url originale il 20 maggio 2014).
    «...wraps all these errors and fallacies and clothes them in magnificent mathematical garb which fascinates, dazzles and makes people blind to the underlying errors. The theory is like a beggar clothed in purple whom ignorant people take for a king. Its exponents are very brilliant men, but they are metaphysicists rather than scientists. Not a single one of the relativity propositions has been proved.»
  • (EN) Tesla's Ray, in Time, 23 luglio 1934. URL consultato il 19 maggio 2014 (archiviato dall'url originale il 20 maggio 2014).
  • (EN) Tesla, at 78, Bares New 'Death-Beam', in The New York Times, 11 luglio 1934, p. 18. URL consultato il 19 maggio 2014 (archiviato dall'url originale il 20 maggio 2014).
  • (EN) Death-Ray Machine Described, in The New York Sun, 11 luglio 1934. URL consultato il 19 maggio 2014 (archiviato dall'url originale il 20 maggio 2014).
  • (EN) Joseph W. Alsop, Jr., Beam to Kill Army at 200 Miles, Tesla's Claim on 78th Birthday, in New York Herald Tribune, 11 luglio 1934, 1, 15. URL consultato il 19 maggio 2014 (archiviato dall'url originale il 20 maggio 2014).
  • (EN) Aerial Defense 'Death-Beam' Offered to U. S. By Tesla, in The Baltimore Sun, 12 luglio 1940. URL consultato il 19 maggio 2014 (archiviato dall'url originale il 20 maggio 2014).
  • Matteo Tenan, L'UFO terrestre di Nikola Tesla, su x-cosmos.it, Centro Accademico Studi Ufologici (archiviato dall'url originale il 2 settembre 2003).
  • (EN) Giant Eye to See Round the World (DOC), in Albany Telegram, 25 febbraio 1923. URL consultato il 7 dicembre 2006 (archiviato dall'url originale il 24 luglio 2011).
  • (EN) W.C. Wysock, J.F. Corum, J.M. Hardesty and K.L. Corum, Who Was The Real Dr. Nikola Tesla? (A Look At His Professional Credentials) (PDF), in Antenna Measurement Techniques Association, 22-25 ottobre 2001, pp. 1-6 (archiviato dall'url originale il 14 aprile 2003).
  • (EN) Tesla - The European Years, su serbnatlfed.org, Serb National Federation (archiviato dall'url originale il 10 agosto 2003).
  • Per ulteriori informazioni sugli studi e le certificazioni di Tesla, si veda: (EN) W.C. Wysock, J.F. Corum, J.M. Hardesty and K.L. Corum, Who Was The Real Dr. Nikola Tesla? (A Look At His Professional Credentials) (PDF), in Antenna Measurement Techniques Association, 22-25 ottobre 2001, pp. 1-6 (archiviato dall'url originale il 14 aprile 2003).
  • I primi progetti di radio erano affetti da molto rumore di fondo dovuto alla difficoltà di sintonizzare correttamente il segnale trasmesso. Il 26 febbraio 1900 Marconi richiese nel Regno Unito il brevetto 7777 che riguardava un circuito diviso in quattro parti basato su trasmettitori e ricevitori indipendenti. Uno schema simile del circuito (4 circuiti sintonizzati indipendenti) era stato già brevettato da Tesla nel 1897 645,576 per trasmissioni di energia e nel 1898 (US 613,809) costruì un battello radiocomandato che poteva essere pilotato su brevi distanze tramite più canali radio ([5] Archiviato il 18 gennaio 2014 in Internet Archive. US 725,605. Il modello era dotato di coesori rotanti, lampade che potevano essere accesa dal radiocomando: quindi il sistema avrebbe permesso una comunicazione Morse. Nel brevetto si parlano di elevate distanze ma la dimostrazione pubblica venne effettuata in un edificio e quindi a distanze modeste. Il sistema era lo stesso che aveva utilizzato a West Point dove aveva raggiunto la distanza di circa 30 km ([6] 27 giugno) naturalmente migliorato. Il brevetto marconiano non risolveva in modo definitivo il problema della trasmissione affetta da rumore ma rendeva il dispositivo commercializzabile. Infatti le sue prime trasmissioni radio con circuiti a spinterometro ad onde smorzate erano affette da interferenze atmosferiche come afferma lo stesso Marconi nel suo discorso del Nobel [7] egli afferma che i suoi strumenti erano imperfetti. La prima trasmissione atlantica secondo alcuni fu solo una ricezione di interferenze atmosferiche [8] Archiviato il 28 dicembre 2012 in Internet Archive. visto che il circuito di Marconi (progettato da Fleming: fig 2) poteva trasmettere solo dei punti e non delle linee del codice Morse (per questo trasmise solo la lettera "s": tre punti), inoltre utilizzò dei circuiti non sintonizzati visto che usò un aquilone come antenna ed una cuffia per ascoltare il segnale.
  • (dal 1893) (EN) Nikola Tesla, 1856 - 1943, su ieee.org, IEEE (archiviato dall'url originale il 1º luglio 2007).
  • (EN) Electric Power Industry of Serbia (EPS), su tllmedia.bg. URL consultato il 20 febbraio 2009 (archiviato dall'url originale l'8 gennaio 2011).
  • (EN) Why the Name "Tesla"?, su teslamotors.com, Tesla Motors, 2006 (archiviato dall'url originale il 22 luglio 2006).
  • Mauro Paoletti, Philadelphia Experiment: Fantasia o realtà, su edicolaweb.net, 2003. URL consultato il 19 maggio 2014 (archiviato dall'url originale il 27 settembre 2014).

wikia.com

warehouse13.wikia.com

  • (EN) Tesla, su warehouse13.wikia.com, Warehouse 13 Wiki. URL consultato il 19 maggio 2014.

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