L'USHMM dà una stima di circa 220000–500000 ( Sinti and Roma (USHMM), su Holocaust Teacher Resource Center). Michael Berenbaum nel suo libro The World Must Know, anch'esso pubblicato dal USHMM, scrive che "una valutazione ponderata pone gli uccisi dalle autorità naziste fra le 90000 e le 220000 unità" (Berenbaum 2006, p. 126). (EN) Michael Berenbaum, The World Must Know: The History of the Holocaust as Told in the United States Holocaust Memorial Museum, Hopkins Fulfillment Service, 2006, ISBN978-0-8018-8358-3.
(EN) Burnt offering, su jewishencyclopedia.com, Jewish Encyclopedia. URL consultato il 15 gennaio 2013.
jta.org
Già nel 1943 si stimava che circa 1750000 ebrei avessero trovato scampo nell'Unione Sovietica, di cui 1600000 vivendo più ad est nei territori non occupati dalla Germania, mentre in 150000 riuscirono a raggiungere la Palestina e gli Stati Uniti. Cf. Russia Helped 1,750,000 Jews to Escape Nazis, Says James N. Rosenberg, su jta.org. URL consultato il 5 febbraio 2019.. I numeri sono grosso modo confermati nelle stime moderne che valutano in 3 028 500 il numero complessivo degli ebrei che vivevano entro i confini dell'Unione Sovietica e i territori della Polonia Orientale occupata prima dell'inizio dell'Operazione Barbarossa nel maggio 1941. Di essi le vittime saranno 1340000 e circa 1700000 i sopravvissuti. Cf. (EN) Holocaust Encyclopedia: Jewish Losses during the Holocaust by Country, su encyclopedia.ushmm.org.
Lemkin 1944, pp. 79-95. (EN) Raphael Lemkin, Axis Rule in Occupied Europe: Laws of Occupation -Analysis of Government -Proposals for Redress, Washington, D.C., Carnegie Endowment for International Peace, 1944.
Già nel 1943 si stimava che circa 1750000 ebrei avessero trovato scampo nell'Unione Sovietica, di cui 1600000 vivendo più ad est nei territori non occupati dalla Germania, mentre in 150000 riuscirono a raggiungere la Palestina e gli Stati Uniti. Cf. Russia Helped 1,750,000 Jews to Escape Nazis, Says James N. Rosenberg, su jta.org. URL consultato il 5 febbraio 2019.. I numeri sono grosso modo confermati nelle stime moderne che valutano in 3 028 500 il numero complessivo degli ebrei che vivevano entro i confini dell'Unione Sovietica e i territori della Polonia Orientale occupata prima dell'inizio dell'Operazione Barbarossa nel maggio 1941. Di essi le vittime saranno 1340000 e circa 1700000 i sopravvissuti. Cf. (EN) Holocaust Encyclopedia: Jewish Losses during the Holocaust by Country, su encyclopedia.ushmm.org.
(EN) The mass extermination of jews in German occupied Poland, Published on behalf of Polish Ministry Foreign Affairs, London : New York : Melbourne, Hutchinson & co. URL consultato il 17 aprile 2024 (archiviato dall'url originale il 28 agosto 2017)
(EN) Liberation, su Holocaust Encyclopedia. URL consultato il 28 giugno 2024 (archiviato il 3 luglio 2023).
(EN) War Crimes Trials, su Holocaust Encyclopedia. URL consultato il 28 giugno 2024 (archiviato il 12 maggio 2024).
"Atrocità – La cattura dei campi di concentramento tedeschi accumula le prove di barbarie che raggiungono il più basso punto della degradazione umana. (EN) William Vandivert, The Liberation of Buchenwald, April 1945, in LIFE Magazine, 7 maggio 1945, pp. 34-5. URL consultato il 10 maggio 2013 (archiviato dall'url originale il 13 agosto 2014).
Campo di lavoratori schiavi, dove il 13 aprile 1945, 1062 prigionieri, in parte provenienti dal campo di Campo di concentramento di Dora-Mittelbau furono rinchiusi in un edificio e bruciati vivi prima dell'arrivo delle truppe alleate. Vedi (EN) Memorial Place, su Hansestadt Gardelegen (archiviato dall'url originale il 28 settembre 2011).
Circa 1,8–1,9 milioni di cittadini polacchi non-ebrei sarebbero morti a causa dell'occupazione nazista e della guerra, secondo lo studioso polacco Franciszek Piper, lo storico principale ad Auschwitz. Vedi anche (EN) Poles: Victims of the Nazi Era (TXT), su United States Holocaust Memorial Museum (USHMM). URL consultato il 17 dicembre 2022 (archiviato dall'url originale il 12 agosto 2022).
La nostra storia (PDF), su wienerlibrary.co.uk. URL consultato il 25 giugno 2017 (archiviato dall'url originale il 2 gennaio 2017).
Jonas 1991, pp. 33-36 Vedi anche: Hans Jonas, La rinuncia di Dio all'onnipotenza, su Enciclopedia multimediale delle scienze filosofiche.. URL consultato il 27 aprile 2009 (archiviato dall'url originale il 10 ottobre 2006). Hans Jonas, Il concetto di Dio dopo Auschwitz, traduzione di C. Angelino, Genova, Il Melangolo, 1991.