A proposito della calcolosi renale che afflisse Bonifacio per decenni e fu una delle concause della sua morte, è interessante notare come la principale fonte termale delle Acque di Fiuggi prenda il nome proprio da questo pontefice: si chiama infatti Fonte di Bonifacio VIII. Benedetto Caetani, anagnino, conosceva bene le proprietà di quell'acqua termale nella cura del "mal della pietra" (come allora era chiamata la calcolosi renale) e così, divenuto Bonifacio VIII, fece continue provviste di "acqua di Fiuggi" (il nome della cittadina, all'epoca, era Felcia, o Anticoli) per trarne beneficio in occasione delle molte coliche renali che lo colpirono. Risultano infatti, nei registri contabili pontifici, ben 187 ordini di pagamento - tra la fine del XIII e l'inizio del XIV secolo - per trasporti a Roma o ad Anagni (le due città dove Bonifacio trascorse quasi tutto il suo pontificato) dell'acqua termale, in botti e a "dorso di mulo", ad uso del papa; v. Le Terme di Fiuggi | Benessere.comArchiviato l'11 aprile 2013 in Internet Archive.
In merito alle vicende relative a quel conclave, Agostino Paravicini Bagliani, nel suo fondamentale e documentatissimo lavoro (Bonifacio VIII, Einaudi, Torino, 2003, op. cit., cap. V, p. 71, nota 13), ci informa che un cronista tedesco dell'epoca, Sigfrido di Ballhausen, dice (ed «è il solo» a dirlo) che vi furono tre scrutini, nel primo dei quali il cardinale Matteo Rubeo Orsini avrebbe ottenuto la maggioranza dei voti richiesta, rifiutando peraltro l'elezione. Tale notizia (ripresa anche, senza indicare la relativa fonte, dal Miranda, (EN) Salvador Miranda, ORSINI, Matteo, su fiu.edu – The Cardinals of the Holy Roman Church, Florida International University.) è da considerare, secondo lo storico italiano, molto sospetta per vari motivi: primo, il Ballhausen scrisse in un periodo in cui era già esploso con violenza lo scontro tra Bonifacio e i Colonna e ricevette molto probabilmente l'informazione dagli stessi Colonna, che avevano allora tutto l'interesse a contrastare la legittimità dell'elezione del pontefice; secondo, non appare credibile che il cardinale Orsini abbia rifiutato l'elezione, dopo che lui stesso, pochi mesi prima, aveva fatto di tutto per essere eletto nel lungo conclave che aveva portato all'elezione di papa Celestino V; terzo, infine, visti i contrasti esistenti all'interno del Sacro Collegio, non era pensabile che l'Orsini avesse potuto conseguire la maggioranza richiesta (pp. 68-69). In relazione a questa notizia, sulla stessa posizione molto perplessa dello storico italiano si era già collocato il grande storico tedesco Peter Herde, Die Wahl Bonifaz' VIII. (24.Dezember 1294), in Cristianità ed Europa, Roma, 1994, p. 131 e s.
Per la presenza di Tedaldo Visconti in questa importante ambasceria si veda anche: Ludovico Gatto, in Gregorio X
L'abrogazione scritta della Ubi Periculum da parte di papa Giovanni XXI avvenne nell'ottobre 1276 con la bollaLicet felicis recordationis; cfr. : José Francisco Meirinhos, Giovanni XXI, papa, in Enc. Treccani
Con la bollaOlim Celestinus dell'8 aprile 1295 Bonifacio VIII sostenne che lo stesso Celestino V gli avrebbe chiesto di porre rimedio alla confusione da lui portata nella curia con la sua inadeguatezza. Si veda in proposito Eugenio Duprè Thesèider, Bonifacio VIII, op. cit.
Gli approvvigionamenti di acqua di Fiuggi con carovane di muli, per la cura della calcolosi renale da cui Bonifacio VIII era afflitto, sono anche citati da Eugenio Duprè Thesèider, Bonifacio VIII, op. cit., anche se lo storico italiano, che è sicuramente uno dei maggiori esperti bonifaciani, parla anche dell'importante opera terapeutica di un medico catalano.
Clemente V era nato in Guascogna con il nome di Bertrand de Got e all'epoca dell'elezione al soglio pontificio non era cardinale, ma arcivescovo di Bordeaux. Secondo una notizia poco attendibile fornita dal Villani egli avrebbe addirittura incontrato, prima dell'elezione al soglio di Pietro, Filippo il Bello in una foresta vicino a Bordeaux per stringere con lui precisi accordi; secondo altre notizie, ritenute molto più affidabili, vi sarebbero state, invece, trattative condotte segretamente dal cardinale Napoleone Orsini, senza un effettivo incontro tra i due. Va anche detto che, dopo l'elezione, Clemente V non volle recarsi a Roma a causa del clima di vera e propria guerra civile che si era scatenato nella città tra gli Orsini e i Colonna. Per tutte le notizie sul pontificato di Clemente V si veda il lavoro di Agostino Paravicini Bagliani, Clemente V nell'Enciclopedia dei PapiTreccani.
Chi siamo, su uniroma1.it, Università degli Studi di Roma "La Sapienza". URL consultato il 12 giugno 2016.
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A proposito della calcolosi renale che afflisse Bonifacio per decenni e fu una delle concause della sua morte, è interessante notare come la principale fonte termale delle Acque di Fiuggi prenda il nome proprio da questo pontefice: si chiama infatti Fonte di Bonifacio VIII. Benedetto Caetani, anagnino, conosceva bene le proprietà di quell'acqua termale nella cura del "mal della pietra" (come allora era chiamata la calcolosi renale) e così, divenuto Bonifacio VIII, fece continue provviste di "acqua di Fiuggi" (il nome della cittadina, all'epoca, era Felcia, o Anticoli) per trarne beneficio in occasione delle molte coliche renali che lo colpirono. Risultano infatti, nei registri contabili pontifici, ben 187 ordini di pagamento - tra la fine del XIII e l'inizio del XIV secolo - per trasporti a Roma o ad Anagni (le due città dove Bonifacio trascorse quasi tutto il suo pontificato) dell'acqua termale, in botti e a "dorso di mulo", ad uso del papa; v. Le Terme di Fiuggi | Benessere.comArchiviato l'11 aprile 2013 in Internet Archive.