Analysis of information sources in references of the Wikipedia article "Papa Giovanni X" in Italian language version.
«Finché durò la potenza di Berengario, e fino a tanto che Roma obbedì chetamente all'energico regime del papa che gli era amico, nessuna opportunità si offerse ad Alberico di condurre a compimento quei disegni ambiziosi che per certo coltivava nell'animo: anzi, per alcuni anni, fu egli sostenitore del pontefice in Roma.»
«Post paululum Mantuam abiit, ubi et Johannes papa ei occurrens, foedus cum eo percussit.»
«Poco dopo [Ugo] si diresse a Mantova, dove papa Giovanni, venendogli incontro, stipulò con lui un'alleanza.»
«Le cause del trasferimento di Giovanni da Ravenna a Roma sono sconosciute. Nonostante i trasferimenti avvenuti dopo la polemica antiformosiana, quello di Stefano VI e di Sergio III, i canoni che proibivano tale pratica erano tuttora in vigore (Giovanni IX aveva ribadito la validità della norma al concilio di Ravenna, nell'898). D'altra parte anche prima dell'elezione di Formoso c'erano stati dei trasferimenti di vescovi da una sede ad un'altra, e più in particolare da altre sedi alla Sede romana; ma la polemica antiformosiana, in cui si scontravano interessi di ben più ampia portata, e che aveva preso spunto da questa infrazione per invalidare tutti gli atti di quel papa, nel 914 si era ormai esaurita. Teofilatto e la sua famiglia avevano ottenuto il potere, e ormai in difesa di Formoso scriverà - proprio negli anni del pontificato di G. - soltanto l'autore anonimo dell'Invectiva. G. non dovette dunque preoccuparsi di giustificare il suo trasferimento presso la Sede romana, dove si suppone che sia stato chiamato proprio dagli esponenti dell'aristocrazia locale.»
«Le cause del trasferimento di Giovanni da Ravenna a Roma sono sconosciute. Nonostante i trasferimenti avvenuti dopo la polemica antiformosiana, quello di Stefano VI e di Sergio III, i canoni che proibivano tale pratica erano tuttora in vigore (Giovanni IX aveva ribadito la validità della norma al concilio di Ravenna, nell'898). D'altra parte anche prima dell'elezione di Formoso c'erano stati dei trasferimenti di vescovi da una sede ad un'altra, e più in particolare da altre sedi alla Sede romana; ma la polemica antiformosiana, in cui si scontravano interessi di ben più ampia portata, e che aveva preso spunto da questa infrazione per invalidare tutti gli atti di quel papa, nel 914 si era ormai esaurita. Teofilatto e la sua famiglia avevano ottenuto il potere, e ormai in difesa di Formoso scriverà - proprio negli anni del pontificato di G. - soltanto l'autore anonimo dell'Invectiva. G. non dovette dunque preoccuparsi di giustificare il suo trasferimento presso la Sede romana, dove si suppone che sia stato chiamato proprio dagli esponenti dell'aristocrazia locale.»
«Finché durò la potenza di Berengario, e fino a tanto che Roma obbedì chetamente all'energico regime del papa che gli era amico, nessuna opportunità si offerse ad Alberico di condurre a compimento quei disegni ambiziosi che per certo coltivava nell'animo: anzi, per alcuni anni, fu egli sostenitore del pontefice in Roma.»