Colore ufficiale associato al socialismo e ai partiti socialisti, utilizzato nel logo del partito: vedi Elezioni:Rosso socialista, con crisi torna su mappa d'Europa. Il rosa fu usato in maniera consuetudinaria dagli organi d’informazione a partire dalla segreteria Craxi per distinguerlo dal rosso associato anche al comunismo e ai partiti comunisti come il Partito Comunista Italiano.
Periodico della Consociazione repubblicana delle Marche, fondato ad Ancona nel 1870, primo direttore fu Domenico BarilariArchiviato il 1º dicembre 2017 in Internet Archive. (Venezia 1840 – Ancona 1904). Vedi Lucifero, un giornale della democrazia repubblicana, a cura di Giancarlo Castagnari e Nora Lipparoni, prefazione di Giovanni Spadolini, 1981, Ancona, Bagaloni Editore.
Leonzio, p. 25, Cfr. capitolo III: Il periodo dell’esilio (1926 – 1943); 3 – Il congresso di Grènoble. Ferdinando Leonzio, Segretari e leader del socialismo italiano (PDF), in Domani Socialista; La piattaforma del Socialismo Italiano, 25 ottobre 2016.
Il PSI intentò addirittura una causa civile contro Nenni, che aveva trasferito a Parigi l'Avanti! in precedenza da lui edito a Zurigo, che costrinse il leader socialista a modificare la testata in "Il Nuovo Avanti" (senza punto esclamativo), cfr. Ornella Buozzi: “Il mio racconto di guerra”, su fondazionenenni.blog. URL consultato il 2 maggio 2018.
fondazionenenni.it
Contraddizione nella fonte tra le pag. 109 e 174. Nenni fu eletto segretario nel XXII congresso del PSI (17-18 aprile 1933), confronta il capoverso "1930-1933" sulla pagina web Pietro Nenni, 1891-1980, su fondazionenenni.it. URL consultato il 1º ottobre 2017.
La questione finì davanti alla commissione d'inchiesta del collegio dei probiviri dell'Associazione Lombarda dei Giornalisti, che escludette ogni ipotesi di corruzione giungendo alla conclusione che la nascita del giornale era da collegarsi esclusivamente al rapporto di simpatia personale fra Mussolini e il direttore del Carlino Naldi (Vd. la relazione della Commissione d'inchiesta sul caso Mussolini in Renzo De Felice, Mussolini il rivoluzionario cit., pp. 684-88). Solo negli ultimi anni stanno uscendo documenti che proverebbero invece il diretto intervento del governo francese a favore di Mussolini, che comunque aveva incontrato in Svizzera rappresentanti dell'Intesa, i quali gli assicurano il loro appoggio (cfr. Renzo De Felice, Mussolini il rivoluzionario cit., pp. 276-77 e il Rapporto Gasti presentato alle pp. 723-37, in particolare pp. 732-33). In particolare, secondo una nota scritta nel novembre 1922 dai servizi segreti francesi a Roma, Mussolini (che venne dichiarato in un'altra nota degli stessi servizi «un agente del Ministero francese a Roma») avrebbe incassato nel 1914 dal deputato francese Charles Dumas, capo di gabinetto del ministro francese Jules Guesde, socialista, dieci milioni di franchi «per caldeggiare sul suo Popolo d'Italia l'entrata in guerra dell'Italia al fianco delle potenze alleate» (cfr. Massimo Novelli, Il giovane Mussolini al soldo della Francia, La Domenica di Repubblica, La Repubblica, 14 dicembre 2008, p. 31; http://download.repubblica.it/pdf/domenica/2008/14122008.pdf (consultato 15 agosto 2011).
Contraddizione nel documento fonte tra pag. 26 e pag. 109 riguardo alla fine della segreteria Coccia. Quest'ultima avvenne con la sua morte nel 1932. Cfr. Piero S. Graglia, Ugo Coccia e la generazione degli esuli, su sissco.it. URL consultato l'8 ottobre 2017..
Periodico della Consociazione repubblicana delle Marche, fondato ad Ancona nel 1870, primo direttore fu Domenico BarilariArchiviato il 1º dicembre 2017 in Internet Archive. (Venezia 1840 – Ancona 1904). Vedi Lucifero, un giornale della democrazia repubblicana, a cura di Giancarlo Castagnari e Nora Lipparoni, prefazione di Giovanni Spadolini, 1981, Ancona, Bagaloni Editore.
Fernando Proietti, Bettino pronto al confronto nel Garofano se la prende pure con Rutelli e Pannella, in Corriere della Sera, 18 giugno 1992, p. 3 (archiviato dall'url originale il 4 novembre 2012). Sul fatto che Giuliano Amato non esprimesse una corrente radicata sul territorio, vedasi Rino Formica nell'intervista a Claudio Sabelli Fioretti per “La Stampa” del 10 dicembre 2008, secondo cui, nonostante la sua lunga esperienza ministeriale, Amato nella vita del partito «contava meno del due di briscola». Nella stessa intervista, alla domanda "Non sapeva del sistema delle tangenti…?" Formica rispose: «Come uno che fa parte di una famiglia dove entra uno stipendio di mille euro al mese, ma si vive al ritmo di 2 mila euro al giorno [...] Amato non era un intellettuale organico. Era ingaggiato. Un professionista. Praticamente un tassista». Uno degli atout di questo professionismo svincolato da un mandato politico era rappresentato dal vivo gradimento degli Stati Uniti d'America: ricordando che per la propria nomina a premier nella sede della CIA si brindò a spumante, Cossiga chiosò, in riferimento a quella di Amato: "Sono sicuro che a Langley, Virginia, avranno brindato a champagne per la sua nomina..."(«Caro Berlusconi, con Amato per te sarà dura», intervista a Cossiga di Ugo Magri, in La Stampa, 30 aprile 2000).
Secondo il Corriere della Sera, 14 luglio 2008, "si parlò di una busta con i conti esteri, consegnata al nuovo segretario e strappata. «A Del Turco — racconta Bobo Craxi — fu fatto sapere che, come tutti i partiti "leninisti", anche il nostro aveva munizioni nascoste in caso di guerra.
Insomma, risorse altrove da usare per le calamità; e la calamità era arrivata. Lui rispose che non voleva saperne»." L'episodio, secondo Marco Travaglio, non troverebbe conferma negli atti processuali: la sentenza "All Iberian", pronunciata in primo grado, ma conclusasi nei successivi gradi per prescrizione, affermava che "Craxi è incontrovertibilmente responsabile come ideatore e promotore dell'apertura dei conti destinati alla raccolta delle somme versategli a titolo di illecito finanziamento quale deputato e segretario esponente del Psi [...] Significativamente Craxi non mise a disposizione del partito questi conti". Nelle confessioni del coimputato Tradati si legge poi che "i soldi non finirono al partito, a parte 2 miliardi per pagare gli stipendi". Peraltro si dà conto anche del fatto che "Raggio ha manifestato stupore per il fatto che, dopo la sua cessazione dalla carica di segretario del Psi, Craxi si sia astenuto dal consegnare al suo successore i fondi contenuti nei conti esteri". Cfr. Copia archiviata, su antefatto.ilcannocchiale.it. URL consultato il 31 dicembre 2009 (archiviato dall'url originale il 30 settembre 2009).
Del Turco promosso da Achille, in Corriere della sera, 30 giugno 1994. URL consultato il 27 agosto 2013 (archiviato dall'url originale il 3 giugno 2015).
Spini nominato coordinatore, in Corriere della sera, 22 giugno 1992. URL consultato il 25 agosto 2013 (archiviato dall'url originale il 26 aprile 2014).
Riformismo rivoluzionario, su unacitta.it. URL consultato il 20 gennaio 2014 (archiviato dall'url originale il 3 marzo 2016).
Craxi: che sgorbio la rosa del PSI, in Corriere della sera, 17 gennaio 1994. URL consultato il 26 agosto 2013 (archiviato dall'url originale il 19 settembre 2014).