Pasquino Cappelli (Italian Wikipedia)

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  • Corio, p. 415:

    «Nel seguente luglio fu al duca fatta palese la congiura di certo Pasquino Capello cremonese, uomo d'acutissimo ingegno, sagace ed astuto, che per il corso di venticinque anni era stato segretario di Galeazzo secondo, e poscia del duca suo figliuolo, per cui conoscendo tutti i loro segreti con lettere li palesava alla lega, per cui il duca, non poté nella impresa di Manova conseguire il desiderato scopo.»

    Bernardino Corio, Storia di Milano, a cura di Egidio De Magri, Angelo Butti e Luigi Ferrario, vol. 2, Milano, Francesco Colombo, 1856, SBN LO10619498. URL consultato il 24 dicembre 2015.

sbn.it

opac.sbn.it

  • Corio, p. 415:

    «Nel seguente luglio fu al duca fatta palese la congiura di certo Pasquino Capello cremonese, uomo d'acutissimo ingegno, sagace ed astuto, che per il corso di venticinque anni era stato segretario di Galeazzo secondo, e poscia del duca suo figliuolo, per cui conoscendo tutti i loro segreti con lettere li palesava alla lega, per cui il duca, non poté nella impresa di Manova conseguire il desiderato scopo.»

    Bernardino Corio, Storia di Milano, a cura di Egidio De Magri, Angelo Butti e Luigi Ferrario, vol. 2, Milano, Francesco Colombo, 1856, SBN LO10619498. URL consultato il 24 dicembre 2015.

treccani.it

  • Bueno de Mesquita. Daniel Meredith Bueno de Mesquita, CAPPELLI, Pasquino de', in Dizionario biografico degli italiani, vol. 18, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1975.
  • Bueno de Mesquita:

    «Il C[appelli] era ricco: a detta del Corio la sua "possanza", che gli venne confiscata, ammontava a più di 50.000 fiorini. I compensi ricevuti per i suoi servizi e i guadagni del suo ufficio, accumulati durante un quarto di secolo, possono avergli consentito benissimo di accumulare una tale ricchezza. E inoltre i vantaggi che egli avrebbe potuto ricavare mantenendo la sua fedeltà al Visconti avrebbero potuto essere decisamente superiori ai profitti, aleatori del tradimento. Si può allora concludere che l'accusa contro il C[appelli], vera o falsa che sia stata, deriva dagli avvenimenti della guerra del 1397. Il sospetto di un tradimento da lui compiuto potrebbe essere sorto nel corso dei negoziati per la tregua conclusa un mese prima del suo arresto. Alla corte pavese vi erano certamente alcuni che, se non crearono il sospetto, sarebbero stati ben lieti di fomentarlo.»

    Daniel Meredith Bueno de Mesquita, CAPPELLI, Pasquino de', in Dizionario biografico degli italiani, vol. 18, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1975.
  • Bueno de Mesquita: «È possibile che il C[appelli] abbia conosciuto il Petrarca, in una delle ultime visite del poeta a Pavia.» Daniel Meredith Bueno de Mesquita, CAPPELLI, Pasquino de', in Dizionario biografico degli italiani, vol. 18, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1975.
  • Bueno de Mesquita: «Un circolo di umanisti si formò a Pavia...» Daniel Meredith Bueno de Mesquita, CAPPELLI, Pasquino de', in Dizionario biografico degli italiani, vol. 18, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1975.