Analysis of information sources in references of the Wikipedia article "Pietro Bembo" in Italian language version.
«L'incarico di scrivere tai lettere si dà a uomini prudentissimi, e belli scrittori: e siccome per l'altezza dell'impiego e del luogo si conviene che siano pieni di gravità e di onestà e per lo peso e la grandezza delle cose forniti di somma fede e probità, vi sono con molta cura e diligenza ricercati, e con grandi premure chiamati. E piacendo assai a Leone X questa costumanza... senza porre indugio comandò che il Bembo a quell'ufficio fosse invitato, e posto.»
«Imperocché mentre Paolo IIII cercava di nuovo uomini gloriosi da aggregare al sacro collegio, fra primi gli occorse il Bembo, che allora per caso era a Venezia.»
«...ed il Petrarca era anche l'esponente di una tradizione cristiana in cui potevano riconoscersi le esigenze più profonde del secolo ed il senso d'arte dell'Umanesimo.»
«Ma la differenza della situazione non significa nulla perché riguarda il contenuto, però bisogna aggiungere che la differente maniera di poetare del maestro e del lontano scolaro porta a una caratterizzazione della poesia del Bembo come non poesia, come un esercizio retorico puro e semplice. Letteratura dunque, secondo la distinzione confermata dal Croce.»
«L'incarico di scrivere tai lettere si dà a uomini prudentissimi, e belli scrittori: e siccome per l'altezza dell'impiego e del luogo si conviene che siano pieni di gravità e di onestà e per lo peso e la grandezza delle cose forniti di somma fede e probità, vi sono con molta cura e diligenza ricercati, e con grandi premure chiamati. E piacendo assai a Leone X questa costumanza... senza porre indugio comandò che il Bembo a quell'ufficio fosse invitato, e posto.»
«Imperocché mentre Paolo IIII cercava di nuovo uomini gloriosi da aggregare al sacro collegio, fra primi gli occorse il Bembo, che allora per caso era a Venezia.»
«Dante è relegato in un rango inferiore...perché si lascia: "cadere molto spesso a scrivere le bassissime e vilissime cose...Con ciò sia cosa che affine di poter di qualunque cosa scrivere, che ad animo gli veniva, quantunque poco acconcia e malagevole a caper nel verso, egli molto spesso ora le latine voci, ora le straniere, che non sono state dalla Toscana ricevute, ora le vecchie del tutto e tralasciate, ora le non usate e rozze, ora le immonde e brutte, ora le durissime usando, e allo 'ncontro le pure e gentili alcuna volta mutando e guastando, e talora, senza alcuna scielta [sic, n.d.r.] o regole, da sé formandone e fingendone, ha in maniera operato che si può la sua Comedia giustamente rassomigliare ad un bello e spazioso campo di grano, che sia tutto d'avene e di logli e d'erbe sterili e dannose mescolato".»
«Il proposito del B[embo] di prolungare, dopo la partenza del padre, il suo soggiorno a Ferrara, non teneva conto della situazione politica, che pur era già, dopo la lega di Blois fra Venezia e la Francia, chiara»
«Ma, al tempo stesso, [Bembo, n.d.a] additò l’unica soluzione praticamente efficace nelle condizioni date. L’industria della stampa, infatti, esigeva uniformità, e la ricetta cosiddetta cortigiana o italianista non offriva uniformità, ma al contrario il perdurare del polimorfismo quattrocentesco.»
«...ed il Petrarca era anche l'esponente di una tradizione cristiana in cui potevano riconoscersi le esigenze più profonde del secolo ed il senso d'arte dell'Umanesimo.»
«Ma la differenza della situazione non significa nulla perché riguarda il contenuto, però bisogna aggiungere che la differente maniera di poetare del maestro e del lontano scolaro porta a una caratterizzazione della poesia del Bembo come non poesia, come un esercizio retorico puro e semplice. Letteratura dunque, secondo la distinzione confermata dal Croce.»
«...ed il Petrarca era anche l'esponente di una tradizione cristiana in cui potevano riconoscersi le esigenze più profonde del secolo ed il senso d'arte dell'Umanesimo.»
«Ma la differenza della situazione non significa nulla perché riguarda il contenuto, però bisogna aggiungere che la differente maniera di poetare del maestro e del lontano scolaro porta a una caratterizzazione della poesia del Bembo come non poesia, come un esercizio retorico puro e semplice. Letteratura dunque, secondo la distinzione confermata dal Croce.»