Tiziano Dorandi, Qualche aspetto controverso della biografia di Eudemo di Rodi, in M. István Bodnár e William Wall Fortenbaugh (a cura di), Eudemus of Rhodes, Transaction Publishers, 2002, p. 51, ISBN 978-0-7658-0134-0. URL consultato il 6 settembre 2014.
«Olimpiodoro cita, nel Commento al Gorgia, alcuni versi di un'elegia in onore di Platone che Aristotele indirizza a un Eudemo […]: E quando giunse al nobile suolo della Cecropia piamente eresse un altare in onore della veneranda amicizia di un uomo, che ai cattivi neppure è lecito lodare. Il quale solo, o primo fra i mortali, dimostrò chiaramente con la sua propria vita e con le argomentazioni delle sue dottrine, che l'uomo diviene a un tempo buono e felice; ma a nessuno ormai è concesso di giungere a questo»