Plotino (Italian Wikipedia)

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  • Enn. I, 7, 1, trad. it. di Giuseppe Faggin, pag. 145, op. cit.
  • L'atto del vedere infatti «non può essere per sé solo distintamente percepito, in quanto l'occhio è rivolto all'oggetto illuminato; ma se l'occhio non vede nulla al di là di esso, allora vede in un'improvvisa intuizione il solo mezzo luminoso; eppure anche allora lo vede in quanto si appoggia su un altro oggetto; ma se invece fosse solo in se stesso e non poggiasse su un altro oggetto, la percezione non potrebbe coglierlo» (Enn. V, 5, 7). Plotino riprende così il paragone platonico del Bene col Sole (Repubblica 508 d 5), aggiungendo che esso fa conoscere non solo l'oggetto conosciuto, ma insieme anche se stesso (Thomas Alexander Szlezák, Platone e Aristotele nella dottrina del Nous di Plotino, pag. 201, nota 481, Milano, Vita e Pensiero, 1997).
  • «Perciò si diçe che Egli è causa non soltanto dell'essenza, ma anche del fatto che essa sia vista. Come il Sole, il quale, per le cose sensibili, è causa sia dell'esser viste, sia del loro divenire, nonché della vista, [...] così anche la natura del Bene, essendo causa dell'essenza e dell'Intelligenza, [...] non è né gli esseri né l'Intelligenza, ma è la causa per la quale, ad opera della sua luce che si effonde sugli esseri e sull'Intelligenza, è possibile pensare» (Enn. VI, 7, 16, trad. di G. Faggin, cit. in Sant'Agostino, I soliloqui, pag. 78, nota 3, Città Nuova, 1997).
  • Giuseppe Faggin, La presenza divina, Messina-Firenze, D'Anna editrice, 1971, p. 23; concetto ribadito da Giovanni Reale, ne Il pensiero antico, pag. 454, op. cit. Plotino, La presenza divina (1962), introduzione e antologia a cura di Giuseppe Faggin, D'Anna editrice, Messina-Firenze, 1971, ISBN 88-8104-436-6.
  • «Sotto questo aspetto il carattere fondamentalmente amorale (in quanto antisoggettivistico, antiumanistico) che in Plotino ha l'ideale del saggio lo apparenta alla concezione gnostica dell'eletto, per il quale i valori etico-politici sono indifferenti» (Aldo Magris, Invito al pensiero di Plotino, pag. 144, Mursia, 1986).
  • Cit. in Introduzione alla magia (1971), vol. III, pag. 146, Roma, Mediterranee, 1990.

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