Nella prima versione del progetto (1925) si nota una marcata presenza di elementi decorativi di gusto manierista, che vennero poi attenuati dallo stesso Barluzzi nel progetto esecutivo (1927), in base al principio di "sobrietà" tipico dell'architettura gesuitica. Cfr. G. SALE, «Pauperismo architettonico e architettura gesuitica», in P. GILBERT, ed., Universitas Nostra Gregoriana. La Pontificia Università Gregoriana ieri e oggi, Roma 2006, 159-170; (disegni di progetto - 1926).Archiviato il 27 settembre 2007 in Internet Archive.
Copia archiviata, su inroma.roma.it. URL consultato il 9 dicembre 2006 (archiviato dall'url originale il 27 settembre 2007). (note sull'attività di Giulio Barluzzi - 1925).
Nella prima versione del progetto (1925) si nota una marcata presenza di elementi decorativi di gusto manierista, che vennero poi attenuati dallo stesso Barluzzi nel progetto esecutivo (1927), in base al principio di "sobrietà" tipico dell'architettura gesuitica. Cfr. G. SALE, «Pauperismo architettonico e architettura gesuitica», in P. GILBERT, ed., Universitas Nostra Gregoriana. La Pontificia Università Gregoriana ieri e oggi, Roma 2006, 159-170; (disegni di progetto - 1926).Archiviato il 27 settembre 2007 in Internet Archive.
Copia archiviata, su unigre.it. URL consultato il 9 dicembre 2006 (archiviato dall'url originale il 20 febbraio 2007).