G. Rinaldi, Cristiani e impero romano nell'Africa romana. Note prosopografiche (testo on-line sul sito del Master in studi storico religiosi "Il Cristianesimo nel suo contesto storico" dell'Università degli studi di Napoli "L'Orientale, anno accademico 2005-2006, (PDF) scaricabile da qui), p.12, nota 65, dove sono riportate altre fonti secondarie precedenti. Nelle datazioni consolari pervenute su iscrizioni i nomi dei consoli sono citati con diverse forme: in CILXIV, 169 e in CILIII, 4407 come Scapola Tertullo e Tineio Clemente; in CILIII, 12802 come Scapola Prisco e Tineo Clemente
G. A. Harrer, M. H Griffin, Fasti Consulares, in American Journal of Archaeology, 34,3, pp.360-364. Aveva avuto come collega nel consolato Quinto Tineio Sacerdote. I due nomi sono riportati nella data consolare di un diploma militare in CILXVI, 133, ma nel commento all'iscrizione, i due personaggi sono considerati distinti: il console ordinario del 195, Scapola Tertullo, sarebbe stato fratello del console suffecto del 192, Scapola Prisco.
L'iscrizione CILIII, 2809 riporta la ricostruzione da parte di Scapola Tertullo del pretorio di Scardona in qualità di legatus Augustorum.
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G. Rinaldi, Cristiani e impero romano nell'Africa romana. Note prosopografiche (testo on-line sul sito del Master in studi storico religiosi "Il Cristianesimo nel suo contesto storico" dell'Università degli studi di Napoli "L'Orientale, anno accademico 2005-2006, (PDF) scaricabile da qui), p.12, nota 65, dove sono riportate altre fonti secondarie precedenti. Nelle datazioni consolari pervenute su iscrizioni i nomi dei consoli sono citati con diverse forme: in CILXIV, 169 e in CILIII, 4407 come Scapola Tertullo e Tineio Clemente; in CILIII, 12802 come Scapola Prisco e Tineo Clemente