"Il 23 ottobre del 1968, all’età di 71 anni, il generale Sandalli Renato, due volte capo di Stato Maggiore e ministro, associato alla sarabanda in fuga come “uomo-chiave” dell’operazione prese la Beretta calibro 9 di ordinanza e si sparò. “Soffriva di arteriosclerosi”, dissero i carabinieri che svolsero – rileggendo le cronache di allora – “un’inchiesta-lampo con un velo di impenetrabile silenzio”, adombrando così il sospetto che si volesse evitare che venissero alla luce dettagli sulle “vergognose trattative coi nazisti che costarono la vita a centinaia di migliaia di italiani”, Thomas Mackinson, Afghanistan, ancora polemiche per il rimpatrio dell’ambasciatore Sandalli, figlio del ministro che fuggì con i Savoia, su ilfattoquotidiano.it, 29 agosto 2021. URL consultato il 29 agosto 2021.