«Il Legato Egidio erasi già portato con molti Nobili Anconitani a Viterbo per venerare Sua Santità, e preparargli gli alloggi in Roma, e Viterbo. Prima per altro di partire, nella nostra Rocca Papale, alla presenza d'Enrico Vescovo di Brescia, ed Alfonso Vescovo di Fermo (che in quell'epoca non era Arcivescovile quella Sede) fece li 29 Settembre 1364 il testamento, lasciando molti Legati per Ancona, in testimonianza di quel parziale affetto, che per lei meritamente nudriva. […] Fu presago il suo cuore, poiché ai 24 Agosto 1367 morì in Viterbo non senza grave sospetto di veleno.»
.