Nel 1966 H.R. Schiffman condusse un esperimento dove dopo aver fatto disegnare il rettangolo più gradevole chiedeva di orientarlo secondo nel senso preferito e vi fu una netta preferenza per la disposizione orizzontale (Zocchi); il risultato sarebbe supportato a livello teorico per la maggiore ampiezza del campo visivo in senso orizzontale piuttosto che verticale. Alessandro Zocchi, La sezione aurea; Gli esperimenti psicologici per verificare la bellezza del rapporto aureo, su Cicap, 11 aprile 2005. URL consultato il 27 luglio 2022.
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Non si hanno certezze sul reale orientamento con cui vennero presentati: Lalo (1908) e Zusne (1970) sostengono che venne usato un orientamento orizzontale; Farnsworth (1932), Eysenck eTunstall (1968), Berlyne (1971), invece, un orientamento verticale, ritenendo che fosse uno standard assodato di presentazione. (Green) (EN) Christopher Green, All That Glitters: A Review of Psychological Research on the Aesthetics of the Golden Section, in Perception, vol. 24, n. 8, 2005, pp. 937-968, DOI:10.1068/p240937.
Non si hanno certezze sul reale orientamento con cui vennero presentati: Lalo (1908) e Zusne (1970) sostengono che venne usato un orientamento orizzontale; Farnsworth (1932), Eysenck eTunstall (1968), Berlyne (1971), invece, un orientamento verticale, ritenendo che fosse uno standard assodato di presentazione. (Green) (EN) Christopher Green, All That Glitters: A Review of Psychological Research on the Aesthetics of the Golden Section, in Perception, vol. 24, n. 8, 2005, pp. 937-968, DOI:10.1068/p240937.
Ogni rettangolo scelto contava 1/2 se ne venivano scelti due, 1/3 se ne venivano scelti 3, ... (Bastioni, p. 20) Manuel Bastioni, La favola della sezione aurea (PDF), in Indagini su Rennes-le-Château, n. 5, 2006, pp. 243-250.