Robert Faurisson, L'incroyable affaire FaurissonArchiviato il 28 dicembre 2005 in Internet Archive.. Il testo contiene in appendice la sentenza della corte emessa il 26 aprile 1983:
«Considérant qu'à s'en tenir provisoirement au problème historique que M. Faurisson a voulu soulever sur ce point précis, il convient de constater que les accusations de légèreté formulées contre lui manquent de pertinence et ne sont pas suffisamment établies; qu'en effet la démarche logique de M. Faurisson consiste à tenter de démontrer, par une argumentation [qu'il estime] de nature scientifique, que l'existence des chambres à gaz, telles que décrites habituellement depuis 1945, se heurte à une impossibilité absolue, qui suffirait à elle seule à invalider tous les témoignages existants ou à tout le moins à les frapper de suspicion; Que s'il n'appartient pas à la cour de se prononcer sur la légitimité d'une telle méthode ni sur la portée des arguments exposés par M. Faurisson, il n'est pas davantage permis d'affirmer, eu égard à la nature des études auxquelles il s'est livré, qu'il a écarté les témoignages par légèreté ou négligence, ou délibérément choisi de les ignorer; Qu'en outre, personne ne peut en l'état le convaincre de mensonge lorsqu'il énumère les multiples documents qu'il affirme avoir étudiés et les organismes auprès desquels il aurait enquêté pendant plus de quatorze ans; Que la valeur des conclusions défendues par M. Faurisson relève donc de la seule appréciation des experts, des historiens et du public».
Luna di miele ad Auschwitz. Riflessioni sul negazionismo della Shoah, Edizioni Scientifiche Italiane, Napoli 2005, con scheda e indice in rete. Una risposta di Franco Rotondi alle critiche del negazionista Carlo Mattogno si trova in rete sul suo blog (11 gennaio 2007).
Jean-Claude Pressac, "Le carences et incohérences du «Rapport Leuchter»", in Jour J. La lettre télégraphique juive, 12 dicembre 1988, disponibile in rete sul sito PHDN.org, in lingua francese). Secondo Pressac, inoltre, i limiti di infiammabilità nell'aria del gas sono compresi tra le concentrazioni del 5,6% e del 40% (tra 67,2 e 480 g al m³), che sono di gran lunga superiori a quelle utilizzate nelle camere a gas (12 g per m³ in quelle destinate allo sterminio dei prigionieri e non ci sarebbero pertanto ostacoli a un loro uso in prossimità dei crematori).
Luna di miele ad Auschwitz. Riflessioni sul negazionismo della Shoah, Edizioni Scientifiche Italiane, Napoli 2005, con scheda e indice in rete. Una risposta di Franco Rotondi alle critiche del negazionista Carlo Mattogno si trova in rete sul suo blog (11 gennaio 2007).
vho.org
vho.org
"Keine Vergasung in Dachau", Die Zeit, 19 agosto 1960, p. 16 (traduzione italiana onlineArchiviato il 26 gennaio 2009 in Internet Archive.). Anche il negazionista italiano Carlo Mattogno (Il mito dello sterminio ebraico. Introduzione storico-bibliografica alla storiografia revisionista, Sentinella d'Italia, Monfalcone 1985; vedi anche [1]Archiviato il 5 luglio 2008 in Internet Archive.) afferma che Broszat non sostenesse l'inesistenza dell'Olocausto, ma che sia stato praticato nei campi costruiti per questo fine nel 1938 al di fuori dei territori appartenenti al Reich, in particolare in Polonia.
"Défense de l'Occident", giugno 1978, pp. 32-40. traduzione italiana onlineArchiviato il 21 agosto 2008 in Internet Archive.. Alla fine dell'articolo, nell'"Avvertenza" Faurisson minacciò di far ricorso alla legge nel caso in cui il suo scritto fosse stato accusato di apologia del nazismo.
Tra questi Robert Countess (R. H. Countess, "The Kula Kolumn: Exactitude in Action", destinato al volume in onore di Faurisson pubblicato nel 2004 (testo in rete in inglese) e lo stesso Rudolf (con un Risposta di Rudolf a Van Pelt testo pubblicato in rete, in inglese, che esamina in dettaglio i racconti dei testimoni che trattarono dell'inserzione del gas, ritenuti da lui inattendibili, e numerosi particolari tecnici.
"Keine Vergasung in Dachau", Die Zeit, 19 agosto 1960, p. 16 (traduzione italiana onlineArchiviato il 26 gennaio 2009 in Internet Archive.). Anche il negazionista italiano Carlo Mattogno (Il mito dello sterminio ebraico. Introduzione storico-bibliografica alla storiografia revisionista, Sentinella d'Italia, Monfalcone 1985; vedi anche [1]Archiviato il 5 luglio 2008 in Internet Archive.) afferma che Broszat non sostenesse l'inesistenza dell'Olocausto, ma che sia stato praticato nei campi costruiti per questo fine nel 1938 al di fuori dei territori appartenenti al Reich, in particolare in Polonia.
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"Keine Vergasung in Dachau", Die Zeit, 19 agosto 1960, p. 16 (traduzione italiana onlineArchiviato il 26 gennaio 2009 in Internet Archive.). Anche il negazionista italiano Carlo Mattogno (Il mito dello sterminio ebraico. Introduzione storico-bibliografica alla storiografia revisionista, Sentinella d'Italia, Monfalcone 1985; vedi anche [1]Archiviato il 5 luglio 2008 in Internet Archive.) afferma che Broszat non sostenesse l'inesistenza dell'Olocausto, ma che sia stato praticato nei campi costruiti per questo fine nel 1938 al di fuori dei territori appartenenti al Reich, in particolare in Polonia.
"Défense de l'Occident", giugno 1978, pp. 32-40. traduzione italiana onlineArchiviato il 21 agosto 2008 in Internet Archive.. Alla fine dell'articolo, nell'"Avvertenza" Faurisson minacciò di far ricorso alla legge nel caso in cui il suo scritto fosse stato accusato di apologia del nazismo.
Robert Faurisson, L'incroyable affaire FaurissonArchiviato il 28 dicembre 2005 in Internet Archive.. Il testo contiene in appendice la sentenza della corte emessa il 26 aprile 1983:
«Considérant qu'à s'en tenir provisoirement au problème historique que M. Faurisson a voulu soulever sur ce point précis, il convient de constater que les accusations de légèreté formulées contre lui manquent de pertinence et ne sont pas suffisamment établies; qu'en effet la démarche logique de M. Faurisson consiste à tenter de démontrer, par une argumentation [qu'il estime] de nature scientifique, que l'existence des chambres à gaz, telles que décrites habituellement depuis 1945, se heurte à une impossibilité absolue, qui suffirait à elle seule à invalider tous les témoignages existants ou à tout le moins à les frapper de suspicion; Que s'il n'appartient pas à la cour de se prononcer sur la légitimité d'une telle méthode ni sur la portée des arguments exposés par M. Faurisson, il n'est pas davantage permis d'affirmer, eu égard à la nature des études auxquelles il s'est livré, qu'il a écarté les témoignages par légèreté ou négligence, ou délibérément choisi de les ignorer; Qu'en outre, personne ne peut en l'état le convaincre de mensonge lorsqu'il énumère les multiples documents qu'il affirme avoir étudiés et les organismes auprès desquels il aurait enquêté pendant plus de quatorze ans; Que la valeur des conclusions défendues par M. Faurisson relève donc de la seule appréciation des experts, des historiens et du public».
Copia archiviata, su aihgs.com. URL consultato il 7 ottobre 2008 (archiviato dall'url originale il 21 agosto 2008). Il verbale dell'interrogatorio ad Eichmann, nella parte dedicata alla conferenza di Wannsee (in inglese)
Copia archiviata, su holocaust-history.org. URL consultato il 5 giugno 2012 (archiviato dall'url originale il 12 febbraio 2012). Testo del discorso di Himmler a Posen