Rosalie Levasseur (Italian Wikipedia)

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  • La Levasseur volle peraltro modificare, nel 1775, il suo nome d'arte da "Mlle Rosalie" a "Mlle le Vasseur" perché probabilmente non sopportava di essere accomunata alla cortigiana protagonista della commedia Les Courtisanes, ou L'École des Mœurs, pubblicata in quell'anno a Parigi, che l'autore Charles Palissot de Montenoy aveva voluto denominare 'Rosalie' probabilmente proprio con riferimento a lei stessa (il testo della commedia è accessibile on-line presso Gallica - B.N.F.). La cantante continuò peraltro ad essere spesso chiamata con il suo vecchio nome d'arte. Un'altra "Mlle Rosalie" (al secolo Rosalie de Saint-Évreux) fu inoltre attiva negli anni Ottanta del 1700 alla Comédie Italienne, come soprano di opéra-comique, e non va confusa con Rosalie Levasseur.
  • Ruolo non censito da Pitou, ma risultante dal libretto originale (p. 4; accessibile gratuitamente on-line presso Gallica - B.N.F.). Si trattava di una nuova messa in musica, da parte di Dauvergne, di un libretto di inizio secolo.
  • Ruolo non censito da Pitou, ma risultante dal libretto originale (accessibile gratuitamente on-line presso Gallica - B.N.F.). Pur trattandosi apparentemente del ruolo del titolo, in effetti la dea Flora, impersonata dalla Levasseur, faceva solamente un breve apparizione nell'ottava scena dell'acte de ballet.

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  • Secondo Rushton. Campardon (p. 127) e Pitou (p. 347) riportano invece "Marie-Claude-Josephe" (scritto senza lineette da quest'ultimo); Prod'homme, (p. 211) attesta infine "Marie Rose Josephe".
  • Prod'homme, p. 211.
  • La lettera è citata da Prod'homme, p. 227. Le grandi capacità di Gluck nell'addestramento dei cantanti erano già apparse evidenti nel suo rapporto con il primo tenore dell'Opéra, Joseph Legros, trasformato nel corso delle prove delle due opere del 1774, da dotato usignolo urlatore a fine ed espressivo cantante-interprete. La subitanea evoluzione di Legros lasciò interdetti gli intenditori parigini, che arrivarono a parlare di Gluck come del "più eccitante e teatrale dei compositori", o come di un "incantatore" che faceva miracoli (Patricia Howard (a cura di), C.W. von Gluck: Orfeo, Cambridge, Cambridge Opera Handbooks, 2010, pagg. 71-72. ISBN 0-521-29664-1).
  • Prod'homme, p. 221.
  • Prod'homme, pp. 239 e segg.
  • Con riferimento probabilmente alla proprietà di Neuville-sur-Oise che Mercy-Argenteau aveva acquistato nel 1775 per la Levasseur, non lontano dall'altro suo possedimento di Conflans (Prod'homme, p. 226). Ancor oggi una strada sul percorso da Conflans a Neuville è chiamata "rue de l'Ambassadeur" in ricordo delle antiche frequentazioni del diplomatico austriaco (di origine dei Paesi Bassi meridionali).