Morire per aver mangiato troppo? Si può: una moratoria per le feste, su Linkiesta.it. URL consultato il 22 dicembre 2016.
«Nemmeno il re Adolfo Federico di Svezia riuscì a scampare alla maledizione del cibo. Anche lui, come Diderot, era un gran ghiottone. Un mangiatore esagerato, però, che dava fondo a tutte le sue risorse di re per i piaceri della gola. E così, nel 1771, in occasione della festa del Martedì Grasso, l’ultimo giorno prima dell’austerity religiosa della quaresima, il re organizzò una grande cena. Le portate comprendevano aragosta, caviale, crauti, kipper e champagne, poi una grande quantità di semla, un dessert tipico svedese, fatto di un panino dolce riempito di panna. Ne mangiò non una, non due, ma ben 14. Ebbe un’indigestione, forse avvelenamento da cibo e ne morì.»