Muktza (ebraico: מוקצה; traslitt. anche come Muktzah, Muktsah, Muktsa, Muqtzeh, Muqzeh, Muqṣah etc.) è una parola ebraica che significa "separato/a", o "messo/a da parte". Articoli che possono esser toccati ma non spostati durante lo Shabbat. Cfr. Rabbi Baruch Chait The 39 Avoth Melacha of Shabbat, p. 42. ISBN 0-87306-586-7; vedi anche "Muktzah" (parte 1) - Shabbat with AishArchiviato il 30 maggio 2008 in Internet Archive. (EN) . Alcuni estendono la proibizione al maneggiare tali oggetti. La Halakhah definisce varie categorie di oggetti e/o sostanze che "vengono separati" nel sabato ebraico ma anche occasioni dove è permesso farlo. Per esempio, non si possono maneggiare denaro, pietre, ramoscelli, ecc. di sabato poiché tali oggetti sono "Muktza". Cfr. Shabbat (Talmud), capitoli 3 & 17. (vedi anche Yom Tov)
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Le 39 melakhot (in ebraicoל״ט אבות מלאכות, lamed tet avot melakhot?) trentanove attività proibite nello Shabbat, vedi anche "Lo Shabbat"
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Muktza (ebraico: מוקצה; traslitt. anche come Muktzah, Muktsah, Muktsa, Muqtzeh, Muqzeh, Muqṣah etc.) è una parola ebraica che significa "separato/a", o "messo/a da parte". Articoli che possono esser toccati ma non spostati durante lo Shabbat. Cfr. Rabbi Baruch Chait The 39 Avoth Melacha of Shabbat, p. 42. ISBN 0-87306-586-7; vedi anche "Muktzah" (parte 1) - Shabbat with AishArchiviato il 30 maggio 2008 in Internet Archive. (EN) . Alcuni estendono la proibizione al maneggiare tali oggetti. La Halakhah definisce varie categorie di oggetti e/o sostanze che "vengono separati" nel sabato ebraico ma anche occasioni dove è permesso farlo. Per esempio, non si possono maneggiare denaro, pietre, ramoscelli, ecc. di sabato poiché tali oggetti sono "Muktza". Cfr. Shabbat (Talmud), capitoli 3 & 17. (vedi anche Yom Tov)