Joyce Maire Reynolds e Anthony J. S. Spawforth, Numbers, Roman entry, in Oxford Classical Dictionary, 3ª ed., Simon Hornblower and Anthony Spawforth, Oxford University Press, 1996, ISBN0-19-866172-X.
La scelta potrebbe essere stata dettata da questioni di simmetria (ponendo IIII la cifra VIII, che è il doppio, avrebbe contenuto lo stesso numero di simboli). È anche possibile che sia una questione di "numero": utilizzando IIII si verrebbero ad utilizzare, per costruire tutte le cifre dell'orologio, venti I, quattro V e quattro X (tutti numeri pari). Cfr. Rivista di orologeria, su Copia archiviata, orologeria.com. URL consultato il 2 gennaio 2016 (archiviato il 4 marzo 2016).
straightdope.com
Cecil Adams, The Straight Dope, su The Straight Dope, 23 febbraio 1990. URL consultato il 2 gennaio 2016 (archiviato il 21 marzo 2016).
web.archive.org
Cecil Adams, The Straight Dope, su The Straight Dope, 23 febbraio 1990. URL consultato il 2 gennaio 2016 (archiviato il 21 marzo 2016).
La scelta potrebbe essere stata dettata da questioni di simmetria (ponendo IIII la cifra VIII, che è il doppio, avrebbe contenuto lo stesso numero di simboli). È anche possibile che sia una questione di "numero": utilizzando IIII si verrebbero ad utilizzare, per costruire tutte le cifre dell'orologio, venti I, quattro V e quattro X (tutti numeri pari). Cfr. Rivista di orologeria, su Copia archiviata, orologeria.com. URL consultato il 2 gennaio 2016 (archiviato il 4 marzo 2016).