Secondo il rapporto Morti e dispersi per cause belliche negli anni 1940-45,compilato nel 1957 da Roma: Istituto Centrale Statistica i morti militari furono 291,376, di cui 204,346 prima dell'armistizio (66,686 morti in battaglia o per ferite, 111,579 dispersi certificati morti e 26,081 morti per cause non belliche) e 87,030 dopo l'armistizio (42,916 morti in battaglia o per ferite, 19,840 dispersi certificati morti e 24,274 morti per cause non belliche), i prigionieri morti sono inclusi in questo elenco. I civili morti sono stati 153,147 (123,119 dopo l'armistizio) inclusi 61,432 in attacchi aerei (42,613 dopo l'armistizio). Per ulteriori approfondimento si veda qui. A questi vanno aggiunti 15,000 soldati africani coscritti. Sono incluse le 64,000 vittime delle repressioni e genocidi nazisti (tra cui 30,000 prigionieri).
I morti militari dopo l'armistizio includono 5,927 schierati con gli alleati, 17,166 partigiani e 13,000 della Repubblica Sociale Italiana. 1,000 persone del popolo rom e 8,562 ebrei morirono.
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42.7–41.5 ka (1σ CI).
Katerina Douka et al., A new chronostratigraphic framework for the Upper Palaeolithic of Riparo Mochi (Italy), Journal of Human Evolution 62(2), 19 December 2011, 286–299, DOI: 10.1016/j.jhevol.2011.11.009.
uomo in "Sinonimi e Contrari", su treccani.it. URL consultato il 9 ottobre 2019 (archiviato dall'url originale il 6 giugno 2019).
Roberto Milleddu, Sant'Antioco, intervista a Bartoloni Piero, su sardegnadigitallibrary.it, Regione Autonoma della Sardegna. URL consultato il 16 marzo 2011 (archiviato dall'url originale il 14 novembre 2018).