«Rimane il fatto che a Leopoli, due giorni dopo che i tedeschi la conquistarono, misero in atto un pogrom di tre giorni con la compartecipazione degli ucraini provocando l'uccisione di 6.000 ebrei, perlopiù da parte della "milizia" ucraina in uniforme, nella prigione di Brygidky. Il 25 luglio è stata proclamata la "giornata di Petljura" [...] Oltre 5.000 ebrei furono cacciati e la maggior parte di loro uccisi in onore della "celebrazione". Emigrati dall'Ucraina e ucraini dalla Polonia aderirono all'
OUN, la quale promise a Hitler, a suo tempo, "obbedienza più totale" nella costruzione di un'Europa "scevra da ebrei, bolscevichi e plutocrati»