L'eccidio di Modica (detto anche Strage di Passo Gatta, dalla località modicana dove esso avvenne) fu uno dei più gravi fatti di sangue che caratterizzarono il bienno rosso siracusano: esso si verificò il 29 maggio del 1921, poco dopo un'altra strage che aveva colpito il centro di Ragusa in aprile (dove Vacirca scampò a un attentato), ed ebbe il fine di far dimettere l'amministrazione socialista modicana: l'episodio fu solamente l'ultimo di una serie in ordine di tempo e arrivò dopo un crescendo di tensioni e ritorsioni tra socialisti e liberali (eloquente, in tal senso, fu una lettera che Vacirca indirzzò al prefetto di Siracusa il 3 maggio 1921, nella quale, inacerbito, preannunciava una sorta di azione estrema da parte dei socialisti, dove l'unica cosa che sarebbe stata risparmiata agli avversari sarebbe stato lo stupro delle loro donne). Per un'analisi dettagliata dei fatti modicani vd. Adolfo Lutrario, Biennio rosso in periferia: 29 maggio 1921 il conflitto di Modica (PDF), su labibliotecadibabele.net. URL consultato il 23 settembre 2020.