Così Lennon avrebbe spiegato la sostituzione: «Pete Best è un grande batterista. Ringo Starr è un grande Beatle». Barrow, 2005, p. 59. (EN) Tony Barrow, John, Paul, George, Ringo & Me, New York, Thunder’s Mouth Press, 2005, ISBN1-56025-882-9.
I concerti programmati erano tre, ma vista l'enorme richiesta di biglietti, il secondo e il terzo spettacolo serale furono preceduti da un concerto pomeridiano. Barrow, 2005, pp. 181, 185. (EN) Tony Barrow, John, Paul, George, Ringo & Me, New York, Thunder’s Mouth Press, 2005, ISBN1-56025-882-9.
«I Beatles influenzarono il modo di pensare di un'intera generazione di adolescenti e giovani adulti, che da allora videro il mondo sotto una diversa luce e trattarono i figli con maggiore tolleranza, rispetto e comprensione». Barrow, 2005, p. 250. (EN) Tony Barrow, John, Paul, George, Ringo & Me, New York, Thunder’s Mouth Press, 2005, ISBN1-56025-882-9.
Come ebbe a dichiarare Wilson, «i Beatles hanno avuto l'effetto di trasformare le menti della gioventù. Hanno tenuto molti ragazzi lontani dalla strada. Hanno fatto conoscere la musica a molti giovani, cosa di per sé positiva. [...] Il Mersey sound è stata una cosa nuova e importante. Ecco perché hanno meritato questo riconoscimento». (EN) Jay Spangler, Beatles Interview: MBE Reaction 6/12/1965, su beatlesinterviews.org, The Beatles Ultimate Experience. URL consultato il 18 maggio 2012.
(EN) John Lennon Interview 3/4/1966, su beatlesinterviews.org, The Beatles Ultimate Experience. URL consultato il 23 aprile 2011.
The Beatles, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 12 dicembre 2013.
triumphpc.com
Bill Harry, diversamente, afferma con sicurezza che Epstein aveva già letto e sentito parlare del gruppo. Cfr. pag. 4 di Cynthia’s “John”, su triumphpc.com, Mersey Beat. URL consultato il 10 gennaio 2011. Hunter Davies in parte giustifica la mancata conoscenza del gruppo da parte di Epstein: «Era interessato soltanto a quei gruppi che avevano prodotto dischi, perché erano i dischi che lui vendeva. [...] Nessuno dei gruppi di Liverpool di cui si parlava sul Mersey Beat avevano realizzato un disco [...]». In Davies, 2009, p. 123. (EN) Hunter Davies, The Beatles - The Classic Updated, New York/London, W.W. Norton & Company, 2009, ISBN978-0-393-33874-4.
(EN) 100 Greatest Artists of All Time, su rollingstone.com, Rolling Stone. URL consultato il 31 marzo 2013 (archiviato dall'url originale il 21 giugno 2013).
(EN) Anthony Decurtis, Let it Be...Naked, Rolling Stone, 20 novembre 2003. URL consultato il 10 aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 4 gennaio 2014).
(EN) Kurt Loder, The rock musicians THE BEATLES, in Time, 8 giugno 1998. URL consultato il 14 agosto 2011 (archiviato dall'url originale il 14 agosto 2011).
The 500 greatest albums, su rollingstone.com, Rolling Stone. URL consultato il 24 febbraio 2011 (archiviato dall'url originale il 18 dicembre 2010).
(EN) Trustee Award, su grammy.org, Grammy.com. URL consultato il 1º maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 15 marzo 2015).
wikidata.org
The Beatles, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 12 dicembre 2013.
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Gian Paolo Maserati, «Chiedi chi era quel Beatle», Wired Italia, agosto 2009, p. 40; Chiedi chi era quel «Beatle», su mag.wired.it, Wired Italia. URL consultato il 15 aprile 2011.