Analysis of information sources in references of the Wikipedia article "Umanesimo" in Italian language version.
«In effetti anche nel primo '400 l'apologia della libertà fiorentina rimane condizionata, in buona misura, da un'istanza di autonomia-autocefalia raffermata contro una minaccia esterna. Si tratta, insomma, di un concetto di libertà che assume significato nel quadro di uno scontro di interessi politico-economici fra Stati, non già da un serio tentativo di analisi comparativa interna dei rispettivi sistemi statali.»
«Invece, a partire dal Petrarca..., l'Umanesimo viene affermandosi anche nel modo in cui le informazioni sono fatte circolare velocemente in un esteso e fitto intreccio di canali, grazie ai frequentissimi contatti personali favoriti dall'avventurosa mobilità di tanti studiosi, e soprattutto al commercio epistolare, istituzione principe e universalmente officiata nella nuova cultura.»
«Il Bruni è molto più abile e certo più coerente nel perseguire il suo [di Salutati] disegno apologetico. la sua critica ai sistemi tirannici non è affatto esplicita, ma è pure meno contingente: si proietta infatti nella celebrazione delle origini repubblicane di Firenze, fondata quando ancora a Roma [la libertà]...dove gli sceleratissimi latrones sono Giulio Cesare e gli imperatori successivi, che hanno tolto a Roma la libertà repubblicana di cui Firenze è rimasta unica erede e fiera custode...»
«...quindi si trasferì a Roma (1462-63) quando il suo allievo Francesco Gonzaga ricevette la nomina cardinalizia, e a Roma concluse felicemente la sua carriera di umanista come prefetto della Biblioteca vaticana.»
«Nam quae sunt primum hystoricis quasi impositae leges, ut ne quid falsum admiscere audeant, ne quid verum praetermittant, ne...a vera ac recta sententia deducantur, abs te diligentissime conservatae sunt.»
«In primo luogo, difatti, queste sono delle sorti di leggi imposte agli storici, affinché non osino aggiungervi qualcosa di falso, non omettano qualcosa di vero, e non si allontanino da un discorso vero e giusto, e da te [queste leggi] sono conservate in modo assai diligente.»
«Quid hic tibi dicere aliud videtur, quam quod in Proverbiis Salomon: «Iustus prior est accusator sui»? Aut quid aliud Seneca idem ad Lucilium, ubi ait «somnium narrare vigilantis est, et vitia sua confiteri sanitatis indicium est», quam quod in psalmo David: «Dixi: confitebor adversum me iniustitiam meam Domino (en confessio); et tu remisisti impietatem peccati mei (en sanitas confitentis)»? Quamvis ergo cui et qualiter confitendum sit nemo nisi cristianus noverit, tamen peccati notitia et conscientie stimulus, penitentia et confessio comunia sunt omnium ratione pollentium.»
«Che cosa sembra che ti dica costui a te, quanto ciò Salomone [disse] nei Proverbi: "Il giusto è il primo accusatore di sé stesso?" O che cos'altro il medesimo Seneca [disse a Lucilio], quando esclamò: "è proprio di colui che vigila narrare il sogno, ed è segno di probità ammettere i propri vizi", quanto ciò Davide [disse anche] nel salmo: "Ho detto: denuncerò contro me stesso la mia ingiustizia al Signore (ecco la confessione); e tu rimettesti l'empietà del mio peccato (ecco l'assennatezza del penitente)"? Per quanto a costoro [Salomone e Davide] e, così come nessuno se non il cristiano ha ristorato ciò che si deve confessare, il pentimento e il riconoscimento [delle proprie colpe] sono comuni a tutti coloro che sono dotati di ragione.»
«Nam quae sunt primum hystoricis quasi impositae leges, ut ne quid falsum admiscere audeant, ne quid verum praetermittant, ne...a vera ac recta sententia deducantur, abs te diligentissime conservatae sunt.»
«In primo luogo, difatti, queste sono delle sorti di leggi imposte agli storici, affinché non osino aggiungervi qualcosa di falso, non omettano qualcosa di vero, e non si allontanino da un discorso vero e giusto, e da te [queste leggi] sono conservate in modo assai diligente.»