Luigi Stimolo, detto Gino e poi "Civetta" in codice, nato a Siracusa il 14 luglio 1918, iscritto al Distretto Militare di Venezia (per leva) ed a quello di Napoli (per residenza), dopo avere frequentato presso la Scuola Militare di Fano il Corso Normale A.U.C. (2º Blocco - Circolare n. 227 Giornale Militare 1940) fu nominato sottotenente di complemento dell'Arma di Fanteria, con anzianità dal 1º agosto 1941, con, in pari data, il servizio di prima nomina (di durata di 7 mesi) presso il Deposito del 41º Reggimento Fanteria della 37ª Divisione Fanteria "Modena" (Bollettino Ufficiale del Ministero della Guerra, Dispensa nº 116 del 27.11.1941, Istituto Poligrafico dello Stato, Roma, Pag. 2228) e successivamente (dopo il 20 luglio 1942) Comandante di Pattuglia Arditi-Paracadutisti della 121ª Compagnia Paracadutisti del IV Battaglione Paracadutisti del X Reggimento Arditi (Luigi Emilio Longo; “I “reparti speciali” italiani nella seconda guerra mondiale, 1940-1943”; Collana: “Testimonianze fra cronaca e storia: Guerre fasciste e seconda guerra mondiale” nº 174; Edizione I; Ugo Mursia Editore; Milano; 1991; Pag. 145; ISBN 8842507342; ISBN 9788842507345). Dopo la guerra divenne capostazione ferroviario prima a Caserta poi a Napoli [risulta idoneo, al 12º posto, al “Concorso a 50 posti di sottocapo delle stazioni in prova” (Decreto Ministeriale delle Comunicazioni nº 51 del 03.07.1940, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del Regno d’Italia nº 172 del 24.07.1940 a Pag. 2784 e sul Bollettino Ufficiale delle Ferrovie dello Stato nº 33 del 15.08.1940 a Pag. 322); inoltre, risulta idoneo, al 152º posto, al “Concorso a 600 posti di alunno d’ordine in prova delle stazioni” (Decreto Ministeriale delle Comunicazioni nº 296 del 01.08.1940, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del Regno d’Italia nº 201 del 28.08.1940 a Pag. 3198 e sul Bollettino Ufficiale delle Ferrovie dello Stato nº 33 del 15.08.1940 a Pag. 344; Federico Paolini; “Storia del Sindacato ferrovieri italiani, 1943-1958”; Collana: “Ricerche”; Marsilio Editori; Venezia; 1998; Pagg. 113, 294; ISBN 8831771000; ISBN 9788831771009)] e partecipò nel Casertano all'organizzazione del PCI, facendo parte del Consiglio Direttivo dell'ANPI e del Consiglio Comunale di Caserta (“Meridione: Sud e Nord nel mondo”; Volume 5 "Musei di Napoli"; Edizioni Scientifiche Italiane; Napoli, 2005; Pagg. 136, 214, 217 / Giuseppe Capobianco; “Sulle ali della democrazia: il PCI in una provincia del Sud (1944-1947)”; Collana: “La Campana” nº 4; Edizione I; Spartaco; Santa Maria Capua Vetere (CE); 2004; ISBN 8887583315; ISBN 9788887583311 / Giuseppe Capobianco; “Una nuova questione meridionale: scritti scelti 1979-1992”; Collana: “La Campana” nº 5; Edizione I; Spartaco; Santa Maria Capua Vetere (CE); 2004; Pagg. 144, 175, 246, ISBN 8887583331; ISBN 9788887583335). Fu sposato con Alma Menis (tipico cognome della zona GemoneseArchiviato il 30 gennaio 2018 in Internet Archive.-Collinare, a nord di Udine: http://www.friulinprin.beniculturali.it/ita/WebAsud/), partigiana friulana, che era stata catturata e seviziata dai tedeschi nel Campo di Concentramento di Bolzano (con matricola nº 10564 nel Blocco F [1]) (Dario Venegoni; “Uomini, donne e bambini nel lager di Bolzano: una tragedia italiana in 7809 storie individuali”; Edizione II; Mimesis, 2004; Pag. 243; ISBN 8884832241; ISBN 9788884832245 / “Meridione: Sud e Nord nel mondo”; Volume 5 "Musei di Napoli"; Edizioni Scientifiche Italiane; Napoli, 2005; Pag. 214) e che lo segue nel Dopoguerra nell'organizzazione del PCI nel Casertano, residendo a Sparanise.
beniculturali.it
friulinprin.beniculturali.it
Luigi Stimolo, detto Gino e poi "Civetta" in codice, nato a Siracusa il 14 luglio 1918, iscritto al Distretto Militare di Venezia (per leva) ed a quello di Napoli (per residenza), dopo avere frequentato presso la Scuola Militare di Fano il Corso Normale A.U.C. (2º Blocco - Circolare n. 227 Giornale Militare 1940) fu nominato sottotenente di complemento dell'Arma di Fanteria, con anzianità dal 1º agosto 1941, con, in pari data, il servizio di prima nomina (di durata di 7 mesi) presso il Deposito del 41º Reggimento Fanteria della 37ª Divisione Fanteria "Modena" (Bollettino Ufficiale del Ministero della Guerra, Dispensa nº 116 del 27.11.1941, Istituto Poligrafico dello Stato, Roma, Pag. 2228) e successivamente (dopo il 20 luglio 1942) Comandante di Pattuglia Arditi-Paracadutisti della 121ª Compagnia Paracadutisti del IV Battaglione Paracadutisti del X Reggimento Arditi (Luigi Emilio Longo; “I “reparti speciali” italiani nella seconda guerra mondiale, 1940-1943”; Collana: “Testimonianze fra cronaca e storia: Guerre fasciste e seconda guerra mondiale” nº 174; Edizione I; Ugo Mursia Editore; Milano; 1991; Pag. 145; ISBN 8842507342; ISBN 9788842507345). Dopo la guerra divenne capostazione ferroviario prima a Caserta poi a Napoli [risulta idoneo, al 12º posto, al “Concorso a 50 posti di sottocapo delle stazioni in prova” (Decreto Ministeriale delle Comunicazioni nº 51 del 03.07.1940, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del Regno d’Italia nº 172 del 24.07.1940 a Pag. 2784 e sul Bollettino Ufficiale delle Ferrovie dello Stato nº 33 del 15.08.1940 a Pag. 322); inoltre, risulta idoneo, al 152º posto, al “Concorso a 600 posti di alunno d’ordine in prova delle stazioni” (Decreto Ministeriale delle Comunicazioni nº 296 del 01.08.1940, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del Regno d’Italia nº 201 del 28.08.1940 a Pag. 3198 e sul Bollettino Ufficiale delle Ferrovie dello Stato nº 33 del 15.08.1940 a Pag. 344; Federico Paolini; “Storia del Sindacato ferrovieri italiani, 1943-1958”; Collana: “Ricerche”; Marsilio Editori; Venezia; 1998; Pagg. 113, 294; ISBN 8831771000; ISBN 9788831771009)] e partecipò nel Casertano all'organizzazione del PCI, facendo parte del Consiglio Direttivo dell'ANPI e del Consiglio Comunale di Caserta (“Meridione: Sud e Nord nel mondo”; Volume 5 "Musei di Napoli"; Edizioni Scientifiche Italiane; Napoli, 2005; Pagg. 136, 214, 217 / Giuseppe Capobianco; “Sulle ali della democrazia: il PCI in una provincia del Sud (1944-1947)”; Collana: “La Campana” nº 4; Edizione I; Spartaco; Santa Maria Capua Vetere (CE); 2004; ISBN 8887583315; ISBN 9788887583311 / Giuseppe Capobianco; “Una nuova questione meridionale: scritti scelti 1979-1992”; Collana: “La Campana” nº 5; Edizione I; Spartaco; Santa Maria Capua Vetere (CE); 2004; Pagg. 144, 175, 246, ISBN 8887583331; ISBN 9788887583335). Fu sposato con Alma Menis (tipico cognome della zona GemoneseArchiviato il 30 gennaio 2018 in Internet Archive.-Collinare, a nord di Udine: http://www.friulinprin.beniculturali.it/ita/WebAsud/), partigiana friulana, che era stata catturata e seviziata dai tedeschi nel Campo di Concentramento di Bolzano (con matricola nº 10564 nel Blocco F [1]) (Dario Venegoni; “Uomini, donne e bambini nel lager di Bolzano: una tragedia italiana in 7809 storie individuali”; Edizione II; Mimesis, 2004; Pag. 243; ISBN 8884832241; ISBN 9788884832245 / “Meridione: Sud e Nord nel mondo”; Volume 5 "Musei di Napoli"; Edizioni Scientifiche Italiane; Napoli, 2005; Pag. 214) e che lo segue nel Dopoguerra nell'organizzazione del PCI nel Casertano, residendo a Sparanise.
Luigi Stimolo, detto Gino e poi "Civetta" in codice, nato a Siracusa il 14 luglio 1918, iscritto al Distretto Militare di Venezia (per leva) ed a quello di Napoli (per residenza), dopo avere frequentato presso la Scuola Militare di Fano il Corso Normale A.U.C. (2º Blocco - Circolare n. 227 Giornale Militare 1940) fu nominato sottotenente di complemento dell'Arma di Fanteria, con anzianità dal 1º agosto 1941, con, in pari data, il servizio di prima nomina (di durata di 7 mesi) presso il Deposito del 41º Reggimento Fanteria della 37ª Divisione Fanteria "Modena" (Bollettino Ufficiale del Ministero della Guerra, Dispensa nº 116 del 27.11.1941, Istituto Poligrafico dello Stato, Roma, Pag. 2228) e successivamente (dopo il 20 luglio 1942) Comandante di Pattuglia Arditi-Paracadutisti della 121ª Compagnia Paracadutisti del IV Battaglione Paracadutisti del X Reggimento Arditi (Luigi Emilio Longo; “I “reparti speciali” italiani nella seconda guerra mondiale, 1940-1943”; Collana: “Testimonianze fra cronaca e storia: Guerre fasciste e seconda guerra mondiale” nº 174; Edizione I; Ugo Mursia Editore; Milano; 1991; Pag. 145; ISBN 8842507342; ISBN 9788842507345). Dopo la guerra divenne capostazione ferroviario prima a Caserta poi a Napoli [risulta idoneo, al 12º posto, al “Concorso a 50 posti di sottocapo delle stazioni in prova” (Decreto Ministeriale delle Comunicazioni nº 51 del 03.07.1940, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del Regno d’Italia nº 172 del 24.07.1940 a Pag. 2784 e sul Bollettino Ufficiale delle Ferrovie dello Stato nº 33 del 15.08.1940 a Pag. 322); inoltre, risulta idoneo, al 152º posto, al “Concorso a 600 posti di alunno d’ordine in prova delle stazioni” (Decreto Ministeriale delle Comunicazioni nº 296 del 01.08.1940, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del Regno d’Italia nº 201 del 28.08.1940 a Pag. 3198 e sul Bollettino Ufficiale delle Ferrovie dello Stato nº 33 del 15.08.1940 a Pag. 344; Federico Paolini; “Storia del Sindacato ferrovieri italiani, 1943-1958”; Collana: “Ricerche”; Marsilio Editori; Venezia; 1998; Pagg. 113, 294; ISBN 8831771000; ISBN 9788831771009)] e partecipò nel Casertano all'organizzazione del PCI, facendo parte del Consiglio Direttivo dell'ANPI e del Consiglio Comunale di Caserta (“Meridione: Sud e Nord nel mondo”; Volume 5 "Musei di Napoli"; Edizioni Scientifiche Italiane; Napoli, 2005; Pagg. 136, 214, 217 / Giuseppe Capobianco; “Sulle ali della democrazia: il PCI in una provincia del Sud (1944-1947)”; Collana: “La Campana” nº 4; Edizione I; Spartaco; Santa Maria Capua Vetere (CE); 2004; ISBN 8887583315; ISBN 9788887583311 / Giuseppe Capobianco; “Una nuova questione meridionale: scritti scelti 1979-1992”; Collana: “La Campana” nº 5; Edizione I; Spartaco; Santa Maria Capua Vetere (CE); 2004; Pagg. 144, 175, 246, ISBN 8887583331; ISBN 9788887583335). Fu sposato con Alma Menis (tipico cognome della zona GemoneseArchiviato il 30 gennaio 2018 in Internet Archive.-Collinare, a nord di Udine: http://www.friulinprin.beniculturali.it/ita/WebAsud/), partigiana friulana, che era stata catturata e seviziata dai tedeschi nel Campo di Concentramento di Bolzano (con matricola nº 10564 nel Blocco F [1]) (Dario Venegoni; “Uomini, donne e bambini nel lager di Bolzano: una tragedia italiana in 7809 storie individuali”; Edizione II; Mimesis, 2004; Pag. 243; ISBN 8884832241; ISBN 9788884832245 / “Meridione: Sud e Nord nel mondo”; Volume 5 "Musei di Napoli"; Edizioni Scientifiche Italiane; Napoli, 2005; Pag. 214) e che lo segue nel Dopoguerra nell'organizzazione del PCI nel Casertano, residendo a Sparanise.
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Luigi Stimolo, detto Gino e poi "Civetta" in codice, nato a Siracusa il 14 luglio 1918, iscritto al Distretto Militare di Venezia (per leva) ed a quello di Napoli (per residenza), dopo avere frequentato presso la Scuola Militare di Fano il Corso Normale A.U.C. (2º Blocco - Circolare n. 227 Giornale Militare 1940) fu nominato sottotenente di complemento dell'Arma di Fanteria, con anzianità dal 1º agosto 1941, con, in pari data, il servizio di prima nomina (di durata di 7 mesi) presso il Deposito del 41º Reggimento Fanteria della 37ª Divisione Fanteria "Modena" (Bollettino Ufficiale del Ministero della Guerra, Dispensa nº 116 del 27.11.1941, Istituto Poligrafico dello Stato, Roma, Pag. 2228) e successivamente (dopo il 20 luglio 1942) Comandante di Pattuglia Arditi-Paracadutisti della 121ª Compagnia Paracadutisti del IV Battaglione Paracadutisti del X Reggimento Arditi (Luigi Emilio Longo; “I “reparti speciali” italiani nella seconda guerra mondiale, 1940-1943”; Collana: “Testimonianze fra cronaca e storia: Guerre fasciste e seconda guerra mondiale” nº 174; Edizione I; Ugo Mursia Editore; Milano; 1991; Pag. 145; ISBN 8842507342; ISBN 9788842507345). Dopo la guerra divenne capostazione ferroviario prima a Caserta poi a Napoli [risulta idoneo, al 12º posto, al “Concorso a 50 posti di sottocapo delle stazioni in prova” (Decreto Ministeriale delle Comunicazioni nº 51 del 03.07.1940, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del Regno d’Italia nº 172 del 24.07.1940 a Pag. 2784 e sul Bollettino Ufficiale delle Ferrovie dello Stato nº 33 del 15.08.1940 a Pag. 322); inoltre, risulta idoneo, al 152º posto, al “Concorso a 600 posti di alunno d’ordine in prova delle stazioni” (Decreto Ministeriale delle Comunicazioni nº 296 del 01.08.1940, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del Regno d’Italia nº 201 del 28.08.1940 a Pag. 3198 e sul Bollettino Ufficiale delle Ferrovie dello Stato nº 33 del 15.08.1940 a Pag. 344; Federico Paolini; “Storia del Sindacato ferrovieri italiani, 1943-1958”; Collana: “Ricerche”; Marsilio Editori; Venezia; 1998; Pagg. 113, 294; ISBN 8831771000; ISBN 9788831771009)] e partecipò nel Casertano all'organizzazione del PCI, facendo parte del Consiglio Direttivo dell'ANPI e del Consiglio Comunale di Caserta (“Meridione: Sud e Nord nel mondo”; Volume 5 "Musei di Napoli"; Edizioni Scientifiche Italiane; Napoli, 2005; Pagg. 136, 214, 217 / Giuseppe Capobianco; “Sulle ali della democrazia: il PCI in una provincia del Sud (1944-1947)”; Collana: “La Campana” nº 4; Edizione I; Spartaco; Santa Maria Capua Vetere (CE); 2004; ISBN 8887583315; ISBN 9788887583311 / Giuseppe Capobianco; “Una nuova questione meridionale: scritti scelti 1979-1992”; Collana: “La Campana” nº 5; Edizione I; Spartaco; Santa Maria Capua Vetere (CE); 2004; Pagg. 144, 175, 246, ISBN 8887583331; ISBN 9788887583335). Fu sposato con Alma Menis (tipico cognome della zona GemoneseArchiviato il 30 gennaio 2018 in Internet Archive.-Collinare, a nord di Udine: http://www.friulinprin.beniculturali.it/ita/WebAsud/), partigiana friulana, che era stata catturata e seviziata dai tedeschi nel Campo di Concentramento di Bolzano (con matricola nº 10564 nel Blocco F [1]) (Dario Venegoni; “Uomini, donne e bambini nel lager di Bolzano: una tragedia italiana in 7809 storie individuali”; Edizione II; Mimesis, 2004; Pag. 243; ISBN 8884832241; ISBN 9788884832245 / “Meridione: Sud e Nord nel mondo”; Volume 5 "Musei di Napoli"; Edizioni Scientifiche Italiane; Napoli, 2005; Pag. 214) e che lo segue nel Dopoguerra nell'organizzazione del PCI nel Casertano, residendo a Sparanise.
web.archive.org
Ennio Tassinari, La campagna d’Italia dell’OSS e di Max Corvo (PDF), in Patria Indipendente, 18 febbraio 2007, p. 33. URL consultato il 2 marzo 2019 (archiviato dall'url originale il 6 marzo 2019).
Luigi Stimolo, detto Gino e poi "Civetta" in codice, nato a Siracusa il 14 luglio 1918, iscritto al Distretto Militare di Venezia (per leva) ed a quello di Napoli (per residenza), dopo avere frequentato presso la Scuola Militare di Fano il Corso Normale A.U.C. (2º Blocco - Circolare n. 227 Giornale Militare 1940) fu nominato sottotenente di complemento dell'Arma di Fanteria, con anzianità dal 1º agosto 1941, con, in pari data, il servizio di prima nomina (di durata di 7 mesi) presso il Deposito del 41º Reggimento Fanteria della 37ª Divisione Fanteria "Modena" (Bollettino Ufficiale del Ministero della Guerra, Dispensa nº 116 del 27.11.1941, Istituto Poligrafico dello Stato, Roma, Pag. 2228) e successivamente (dopo il 20 luglio 1942) Comandante di Pattuglia Arditi-Paracadutisti della 121ª Compagnia Paracadutisti del IV Battaglione Paracadutisti del X Reggimento Arditi (Luigi Emilio Longo; “I “reparti speciali” italiani nella seconda guerra mondiale, 1940-1943”; Collana: “Testimonianze fra cronaca e storia: Guerre fasciste e seconda guerra mondiale” nº 174; Edizione I; Ugo Mursia Editore; Milano; 1991; Pag. 145; ISBN 8842507342; ISBN 9788842507345). Dopo la guerra divenne capostazione ferroviario prima a Caserta poi a Napoli [risulta idoneo, al 12º posto, al “Concorso a 50 posti di sottocapo delle stazioni in prova” (Decreto Ministeriale delle Comunicazioni nº 51 del 03.07.1940, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del Regno d’Italia nº 172 del 24.07.1940 a Pag. 2784 e sul Bollettino Ufficiale delle Ferrovie dello Stato nº 33 del 15.08.1940 a Pag. 322); inoltre, risulta idoneo, al 152º posto, al “Concorso a 600 posti di alunno d’ordine in prova delle stazioni” (Decreto Ministeriale delle Comunicazioni nº 296 del 01.08.1940, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del Regno d’Italia nº 201 del 28.08.1940 a Pag. 3198 e sul Bollettino Ufficiale delle Ferrovie dello Stato nº 33 del 15.08.1940 a Pag. 344; Federico Paolini; “Storia del Sindacato ferrovieri italiani, 1943-1958”; Collana: “Ricerche”; Marsilio Editori; Venezia; 1998; Pagg. 113, 294; ISBN 8831771000; ISBN 9788831771009)] e partecipò nel Casertano all'organizzazione del PCI, facendo parte del Consiglio Direttivo dell'ANPI e del Consiglio Comunale di Caserta (“Meridione: Sud e Nord nel mondo”; Volume 5 "Musei di Napoli"; Edizioni Scientifiche Italiane; Napoli, 2005; Pagg. 136, 214, 217 / Giuseppe Capobianco; “Sulle ali della democrazia: il PCI in una provincia del Sud (1944-1947)”; Collana: “La Campana” nº 4; Edizione I; Spartaco; Santa Maria Capua Vetere (CE); 2004; ISBN 8887583315; ISBN 9788887583311 / Giuseppe Capobianco; “Una nuova questione meridionale: scritti scelti 1979-1992”; Collana: “La Campana” nº 5; Edizione I; Spartaco; Santa Maria Capua Vetere (CE); 2004; Pagg. 144, 175, 246, ISBN 8887583331; ISBN 9788887583335). Fu sposato con Alma Menis (tipico cognome della zona GemoneseArchiviato il 30 gennaio 2018 in Internet Archive.-Collinare, a nord di Udine: http://www.friulinprin.beniculturali.it/ita/WebAsud/), partigiana friulana, che era stata catturata e seviziata dai tedeschi nel Campo di Concentramento di Bolzano (con matricola nº 10564 nel Blocco F [1]) (Dario Venegoni; “Uomini, donne e bambini nel lager di Bolzano: una tragedia italiana in 7809 storie individuali”; Edizione II; Mimesis, 2004; Pag. 243; ISBN 8884832241; ISBN 9788884832245 / “Meridione: Sud e Nord nel mondo”; Volume 5 "Musei di Napoli"; Edizioni Scientifiche Italiane; Napoli, 2005; Pag. 214) e che lo segue nel Dopoguerra nell'organizzazione del PCI nel Casertano, residendo a Sparanise.