Wikipedia (Italian Wikipedia)

Analysis of information sources in references of the Wikipedia article "Wikipedia" in Italian language version.

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accademiadellacrusca.it

aec.at

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  • Emigh, W., & Herring, S. C. (2005). Collaborative authoring on the Web: A gente analysis of online encyclopedias. abstract, su chasslamp.chass.ncsu.edu. URL consultato il 4 ottobre 2022 (archiviato dall'url originale l'8 marzo 2022). Testo online (pdf) (PDF), su pdf.aminer.org. URL consultato il 4 ottobre 2022 (archiviato l'8 marzo 2022).

comscore.com

corriere.it

cronacheletterarie.com

dipionline.it

guinnessworldrecords.com

ilfattoquotidiano.it

nature.com

  • Per i risultati dello studio, con i riferimenti alle rimostranze da parte dei vertici dell'Enciclopedia Britannica e la relativa risposta di Nature, si veda Internet encyclopaedias go head to head (accesso limitato)

reportcard.wmflabs.org

  • Report card, su reportcard.wmflabs.org, Wikimedia. URL consultato il 24 settembre 2015.

reuters.com

  • Alex Woodson, Wikipedia remains go-to site for online news, Reuters, 8 luglio 2007. URL consultato il 16 dicembre 2007.
    «Online encyclopedia Wikipedia has added about 20 million unique monthly visitors in the past year, making it the top online news and information destination, according to Nielsen//NetRatings.»

skillprofiles.eu

usatoday.com

web.archive.org

  • (EN) Jonathan Sidener, Wikipedia family feud rooted in San Diego, The San Diego Union-Tribune, 9 ottobre 2006. URL consultato il 4 ottobre 2022 (archiviato dall'url originale il 13 marzo 2007).
  • How popular is wikipedia.org?, su alexa.com, Alexa Internet. URL consultato il 5 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 25 agosto 2020).
  • Bill Tancer, Look Who's Using Wikipedia, in Time, 1º maggio 2007. URL consultato il 1º dicembre 2007 (archiviato dall'url originale il 3 agosto 2012).
    «The sheer volume of content [...] is partly responsible for the site's dominance as an online reference. When compared to the top 3,200 educational reference sites in the US, Wikipedia is No. 1, capturing 24.3% of all visits to the category»
    Cfr. Bill Tancer (Global Manager, Hitwise), "Wikipedia, Search and School Homework", su weblogs.hitwise.com (archiviato dall'url originale il 25 marzo 2012). Hitwise, 1º marzo 2007.
  • Dettagli, su alexa.com. URL consultato il 25 luglio 2022 (archiviato dall'url originale il 10 ottobre 2007) aggiornati al 5 agosto 2015.
  • Wikipedia Community voting on change of licence, su h-online.com. URL consultato il 7 settembre 2009 (archiviato dall'url originale il 15 aprile 2009).
  • Cfr. Piero Fiorelli: «il normale parlante italiano è intimamente convinto che la w rappresenti (anzi “sia”) una consonante, come in Walter, e che solo per una convenzione “straniera” si debba pronunciarla come la semivocale di uomo» (in Amerindo Camilli, Pronuncia e grafia dell'italiano, Firenze, Sansoni, 1965, p. 194, citato dall'Accademia della Crusca in Domande ricorrenti, su accademiadellacrusca.it (archiviato dall'url originale il 25 luglio 2008).).
  • Andrea Ciffolilli, Phantom authority, self–selective recruitment and retention of members in virtual communities: The case of Wikipedia, First Monday, Volume 8, numero 12 - 1º dicembre 2003. URL consultato il 25 maggio 2010 (archiviato dall'url originale il 9 agosto 2010).
  • (EN) Mailing list di en.wikipedia - Lettera di Jimbo Wales, su mail.wikimedia.org (archiviato dall'url originale il 25 novembre 2005).
  • Emigh, W., & Herring, S. C. (2005). Collaborative authoring on the Web: A gente analysis of online encyclopedias. abstract, su chasslamp.chass.ncsu.edu. URL consultato il 4 ottobre 2022 (archiviato dall'url originale l'8 marzo 2022). Testo online (pdf) (PDF), su pdf.aminer.org. URL consultato il 4 ottobre 2022 (archiviato l'8 marzo 2022).
  • WikiPress, su wikipress.wikidev.net. URL consultato il 14 settembre 2005 (archiviato dall'url originale il 30 aprile 2011).
  • Stefano Bellasio, Wikipedia: “ciò che non volevamo”, su One Web, 15 ottobre 2007. URL consultato il 7 agosto 2013 (archiviato dall'url originale l'8 gennaio 2012).
  • Il Sole assegna gli Oscar della Rete, su ilsole24ore.com. URL consultato il 19 ottobre 2015 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2015).
  • Welcome to the Webby Awards, su webbyawards.com (archiviato dall'url originale il 21 novembre 2009).

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